Creval ha finalizzato la cessione tramite cartolarizzazione di un portafoglio di crediti in sofferenza per un valore lordo (alla data di cut off del 31 dicembre 2017) pari a circa 1,6 miliardi (“Project Aragorn”).
Tale pacchetto è confluito in un veicolo costituito ad hoc (Aragorn), con l’emissione da parte di quest’ultimo di tre differenti classi di titoli ABS: una tranche senior per 509,5 milioni con rating atteso in linea con quanto richiesto dalla normativa relativa alla garanzia dello Stato (Gacs); una tranche mezzanine per 66,8 milioni, provvista di rating; una tranche junior, rispettivamente per 10 milioni.
È previsto che i titoli senior (con un rendimento pari a Eu6m+50 basis point) beneficino della garanzia statale (Gacs), la cui richiesta al Mef sarà formalizzata nei prossimi giorni, e siano integralmente ritenuti dalla banca.
Le tranche mezzanine e junior sono state collocate per il 95% presso investitori istituzionali. Il regolamento del collocamento è atteso entro la fine della settimana corrente ed è subordinato al rilascio, da parte di due agenzie di rating, di un giudizio investment grade per la tranche senior.
Il deconsolidamento contabile del portafoglio avverrà con data di riferimento 30 giugno, mentre la derecognition prudenziale è subordinata all’ottenimento della Gacs.
Con questa operazione il piano di cessione di Npl per il 2018 risulta pressoché completato con il pieno raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano industriale 2018-2020.
Il deconsolidamento del suddetto pacchetto determina un miglioramento dell’Npl ratio lordo dal 19,3% al 31 marzo 2018 a circa l’11,5% pro-forma alla medesima data, considerando anche le cessioni già realizzate.
L’obiettivo per fine 2018 è pari al 10,5%, con un’ulteriore riduzione al 9,6% a fine 2020, beneficiando appieno del miglioramento atteso nella gestione interna dei crediti deteriorati.
Gli effetti contabili dell’operazione saranno rilevati nei dati contabili al 30 giugno 2018.
In scia alla notizia, intorno alle 10:00 a Piazza Affari le azioni segnano un rialzo del 4,1% a 0,101 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,4 per cento.