La società quotata sull’Aim da febbraio 2017, che opera nel campo della sanità integrativa, un mercato potenziale di circa 34 miliardi con una crescita percentuale stimata a doppia cifra per i prossimi anni, si pone l’obiettivo di confermare il posizionamento nel settore del welfare. La prima variabile chiave sarà il perseguimento degli obiettivi prefissati nel piano industriale 2018-2020, cui seguirà la capacità di innovare tecnologie, servizi e modelli. Il tutto per aspirare al passaggio al segmento Star.
- Roberto Anzanello, presidente di Health Italia, illustra le priorità strategiche
- Un mercato potenziale da 34 miliardi
- Il Piano Industriale 2018-2020
- Le variabili chiave dei prossimi 18-24 mesi
- Confermare il posizionamento ed espandersi nel welfare aziendale
- I centri Health Point, un progetto innovativo di medicina a distanza
- Le acquisizioni di SBM, Fingerlinks e i possibili nuovi target
- Nel 2017 le basi per una “crescita solida costante e profittevole”
- Borsa
Health Italia ha chiuso il 2017 con un incremento dei ricavi del 19%, un Ebitda in aumento del 7% e superiore al 30% dei ricavi stessi ed un utile di esercizio di 2,9 milioni, un risultato che ha consentito di corrispondere un dividendo di 0,082 euro per azione. Un anno importante di crescita aziendale e sviluppo commerciale per il gruppo, che pone le fondamenta per una crescita solida, costante e profittevole.
È importante sottolineare che Health Italia opera nel campo della sanità integrativa, un mercato potenziale di circa 34 miliardi, con tutti gli indicatori prospettici che evidenziano una crescita percentuale a doppia cifra per i prossimi anni.
Ne consegue che la prima variabile chiave sarà la capacità di perseguire gli obiettivi del piano industriale 2018-2020, che consentiranno di confermare il gruppo player leader nel mercato della sanità integrativa e della prevenzione primaria.
Un’altra variabile sarà la capacità di innovare tecnologie, servizi e modelli, interpretando correttamente le esigenze della clientela e di quella potenziale costituita da cittadini, famiglie e aziende.
Infine, Health Italia è pronta a cogliere tutte le opportunità di crescita interna ed esterna anche grazie al modello di business altamente scalabile e internazionalizzabile. Il tutto per raggiungere l’obiettivo di negoziazione delle azioni al segmento Star di Borsa Italiana, acquisendo ancora più visibilità sul mercato di riferimento, nazionale e internazionale. Con il passaggio al Mta Health Italia potrebbe anche beneficiare di una maggiore liquidità del titolo che dalla quotazione sull’Aim ha guadagnato circa il 20 per cento.
Roberto Anzanello, presidente di Health Italia, illustra le priorità strategiche
“Confermare il posizionamento della società nel settore, cogliendo le significative prospettive di sviluppo, affermare il nostro marchio nel comparto del welfare aziendale e sviluppare un sistema di medicina a distanza unico, innovativo ed integrato con il nostro modello di business”.
Sono queste le priorità strategiche elencate da Roberto Anzanello, presidente di Health Italia, per i mesi a venire.
Il tutto verrà attuato seguendo le linee guida del piano industriale 2018-2020 approvato a fine 2017, che prevede per l’ultimo anno un target di fatturato oltre i 60 milioni e un Ebitda superiore a 20 milioni.
Senza dimenticare, inoltre, le opportunità offerte da eventuali possibili acquisizioni, “esclusivamente però se coerenti e integrabili con il nostro modello di business in una logica di sviluppo e redditività”.
Un mercato potenziale da 34 miliardi
Health Italia opera nel campo della sanità integrativa con un modello di business unico, articolato, integrato e consolidato che ha consentito di raggiungere significativi obiettivi in termini di ricavi e redditività e la leadership nel proprio settore.
Osservando i dati e le prospettive di tale mercato, si nota che la spesa stimata nel 2017 sostenuta dagli italiani per far fronte direttamente alle cure mediche ammonta a circa 40 miliardi di euro e solo il 15% di tale ammontare è una spesa intermediata dagli enti che operano nel settore.
“Da ciò”, commenta il presidente, “deriva la constatazione che già oggi abbiamo un mercato potenziale di circa 34 miliardi di euro, con tutti gli indicatori prospettici che consentono di prevedere una crescita percentuale a doppia cifra per i prossimi anni”.
Il Piano Industriale 2018-2020
A fine 2017 la società ha approvato il piano industriale relativo al triennio 2018-2020, che evidenzia il raggiungimento nel 2020 di un fatturato superiore a 60 milioni, circa triplicato rispetto al 2017, performance che è prevista anche a livello di Ebitda che dovrebbe superare i 20 milioni, insieme a una marginalità ante imposte superiore al 30% dei ricavi.
I risultati attesi dal Piano Industriale saranno raggiunti grazie all’ulteriore consolidamento e sviluppo del business tradizionale, allo sviluppo dei ricavi con la pianificata apertura nel triennio di 20 Health Point (sportelli leggeri di sanità integrativa posizionati su tutto il territorio nazionale) e alla crescita del fatturato che beneficerà anche dell’introduzione della commercializzazione degli integratori naturali prodotti dalla controllata SBM.
Un ulteriore obiettivo di Health Italia è il passaggio delle negoziazioni delle azioni dall’Aim al segmento Star di Borsa Italiana, dedicato alle medie imprese con capitalizzazione compresa tra 40 milioni e 1 miliardo. La quotazione allo Star consentirebbe al gruppo di acquisire ancora più visibilità sul mercato di riferimento, nazionale e internazionale, e di beneficiare di una maggiore liquidità del titolo, acquisendo così un maggiore interesse per il mercato e gli investitori istituzionali.
Le variabili chiave dei prossimi 18-24 mesi
Ad oggi Health Italia è un’azienda solida, redditizia e innovativa e opera in un mercato che già consente ampi spazi di crescita e che prevede sviluppi dimensionali e qualitativi significativi nei prossimi anni.
Ne consegue che “la prima variabile chiave sarà la capacità di perseguire con coerenza, determinazione e impegno il piano industriale che abbiamo realizzato”, afferma il presidente, “per raggiungere i significativi risultati che ci siamo prefissati e che consentiranno di confermare il nostro gruppo un player leader nel mercato della sanità integrativa, del welfare e della prevenzione primaria”.
Bisogna poi considerare due fattori determinanti per la crescita della società: gli evidenti sviluppi tecnologici, tangibili e costanti, che è possibile riscontrare in campo sanitario nonché il bisogno di servizi di sanità integrativa espresso dai cittadini.
Pertanto, “un’altra variabile sarà la capacità di innovare tecnologie, servizi e modelli interpretando correttamente le esigenze della nostra clientela e di quella potenziale costituita da cittadini, famiglie, enti e aziende”.
Infine, aggiunge Anzanello, “dato che operiamo in un mercato dinamico e in grande evoluzione, è importante cogliere tutte le opportunità di crescita interne ed esterna che avremo anche grazie al nostro modello di business scalabile e, allo stesso tempo, internazionalizzabile”.
Il tutto con “l’obiettivo di confermare i risultati di società leader, produttiva, redditiva in coerenza con la competenza del nostro qualificato management e delle attese dei nostri stabili azionisti”.
Confermare il posizionamento ed espandersi nel welfare aziendale
“La prima nostra priorità strategica è quella di confermare il posizionamento della società nel settore, cogliendo le significative prospettive di sviluppo che già negli anni passati ci hanno consentito di realizzare importanti incrementi dei ricavi, nell’ordine del 20% annuo, e dell’Ebitda, che si è attestato intorno al 30% dei ricavi”.
Il mercato di riferimento si è ulteriormente arricchito negli ultimi due anni di importanti novità legislative in tema di welfare. “Queste novità”, spiega Anzanello, “ci hanno indotto a sviluppare un’offerta integrata alle imprese che, tramite una piattaforma di nostra realizzazione e proprietà, è in grado di gestire in full outsourcing i piani di welfare in modalità flessibile”.
A questo proposito è dedicata HiWelfare S.r.l, società controllata che fornisce servizi di welfare aziendale e propone alle imprese soluzioni innovative, con elevati livelli di servizio e piani su misura, sfruttando le potenzialità delle tecnologie più avanzate.
Tramite HiWelfare “potremo approcciare il mercato con un’offerta completa, rivolta ad imprese nostre clienti e nuove, secondo un modello efficiente di elaborazione e gestione di modelli di welfare. L’affermazione anche in questo settore del nostro marchio”, conclude il presidente, “diviene la nostra seconda priorità strategica, finalizzata a rafforzare e a incrementare ulteriormente ricavi e redditività”.
I centri Health Point, un progetto innovativo di medicina a distanza
La sanità in Italia è ancorata a modelli operativi datati che non tengono conto delle mutate esigenze di vita della popolazione in termini di prevenzione, accessibilità e prossimità.
“Da queste considerazioni”, spiega Anzanello, “è nato il nostro progetto Health Point che, tramite Health Point S.r.l. quale società dedicata e integralmente controllata, consente di rispondere a tali esigenze con un modello di medicina a distanza innovativo, professionale e coerente con il nostro business model e con le leggi in materia”.
Gli Health Point sono centri servizi di medicina a distanza che consentono agli oltre 380mila clienti di Health Italia, ma anche a tutti i cittadini, di effettuare screening sanitari tramite device di ultima generazione. La refertazione viene rilasciata in modo totalmente informatizzato e riservato, tramite un’app, dai centri sanitari polispecialistici erogatori in cui operano medici specializzati, così come previsto dalla normativa vigente. Questo consente di verificare a distanza lo stato di salute dei pazienti rispetto ad alcuni importanti parametri fisiologici ricavati tramite oltre 40 possibili rilevamenti non invasivi.
“Il nostro piano”, afferma il chairman, “ha consentito di aprire già 8 centri in questa prima parte dell’anno rispetto ai 20 previsti nel triennio, posizionandoli nelle città e nei centri commerciali, ma nel futuro anche nelle stazioni e negli aeroporti, per permettere ai cittadini di effettuare screening di prevenzione mirati a costi contenuti con un’ampia possibilità di accesso in una logica di prossimità”.
Le acquisizioni di SBM, Fingerlinks e i possibili nuovi target
“L’affermazione di un sistema di medicina a distanza unico, innovativo e integrato con il nostro modello di business”, dichiara il Presidente, “rappresenta un’importante priorità strategica che, secondo il nostro Piano Industriale, ci consentirà nel prossimo triennio importanti incrementi dei parametri di fatturato e di margine operativo lordo”.
Per questo, prosegue Anzanello, “abbiamo reputato strategicamente opportuno inserire anche la commercializzazione di alcuni integratori, realizzati dalla nostra controllata SBM, coerenti con il modello di prevenzione primaria che abbiamo studiato e che stiamo realizzando. Un modello che, a nostro giudizio, non ha eguali in Italia ed in Europa”. Health Italia ha acquisito a fine 2017 il 51% di SBM per 0,3 milioni e prevede nel prossimo triennio di attività una crescita esponenziale del fatturato.”
“La nostra conoscenza del mercato e la nostra vision di un futuro non molto lontano ci hanno indotto anche a dotarci di tutto il know-how necessario in campo tecnologico, tramite l’acquisizione della società di servizi informatici Fingerlinks, al fine di supportare con coerenza e tempestività il nostro modello di business e per gestire in modo appropriato i dati che abbiamo; l’elaborazione dei dati risulta peraltro un’altra nostra importante priorità con evidenti impatti operativi, gestionali ed economici. Il 51% di Fingerlinks è stato acquisito nel primo trimestre del 2018 per circa 0,2 milioni”.
La crescita esterna rimane dunque un’opzione sempre viva per Health Italia: “come leader di mercato”, ribadisce Anzanello, “osserviamo con molta attenzione tutti i possibili sviluppi innovativi del settore per valutare se esistono possibili acquisizioni da effettuarsi, esclusivamente però se coerenti e integrabili con il nostro modello di business in una logica di sviluppo e redditività”.
Nel 2017 le basi per una “crescita solida costante e profittevole”
Il 2017 è stato un anno importante di crescita aziendale e sviluppo commerciale per Health Italia, che si è chiuso con un incremento dei ricavi del 19%, un Ebitda in aumento del 7% e superiore al 30% dei ricavi stessi e un risultato di esercizio di 2,9 milioni, che ha consentito di corrispondere un dividendo di 0,082 euro per azione.
Risultati “in linea con le nostre aspettative e con le attese degli azionisti”, spiega Anzanello, ai quali si aggiungono “il rafforzamento del nostro posizionamento nel mercato di riferimento, il riconoscimento che abbiamo ottenuto quale PMI Innovativa, la determinazione delle linee strategiche future che abbiamo operato con il nuovo Piano Industriale 2018-2020 e l’avvio dei nuovi progetti che consentiranno di cogliere nei prossimi tre anni significative opportunità di crescita e di redditività nel mercato della sanità integrativa”.
“Possiamo dire”, conclude il presidente, “che nel 2017 abbiamo gettato solide fondamenta per una crescita solida, costante e profittevole”.
Borsa
Health Italia è sbarcata sul segmento Aim di Borsa Italiana il 9 febbraio 2017, con un prezzo di collocamento di 4 euro e una capitalizzazione di mercato pari a 49,5 milioni. Da quella data il titolo mostra un incremento ad oggi di 20 punti percentuali a quota 4,80 euro (circa 70 milioni di capitalizzazione), a fronte del +15,9% del Ftse Italia Aim.
L’Ipo ha permesso di raccogliere circa 4,5 milioni, con risorse in parte ancora disponibili che, insieme alla generazione di cassa, verranno utilizzate per spingere la crescita e consolidare il posizionamento anche tramite acquisizioni.
Lo scorso ottobre Health Italia ha inoltre ottenuto la qualifica di Pmi innovativa che, tra i vari benefici, dà diritto a una serie di incentivi fiscali per gli investitori che investono nella società per supportarne la crescita e cogliere le opportunità del progressivo sviluppo della sanità integrativa.
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