Milano conferma la buona intonazione della mattinata e intorno alle 15:50 il Ftse Mib svetta sui listini continentali con un rialzo dello 0,7% in area 22.270 punti. In frazionale rialzo il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), mentre l’Ibex 35 di Madrid cede lo 0,2 per cento.
Nel frattempo, avvio lievemente positivo anche per Wall Street, in attesa che si concluda il meeting della Fed. Scontato il rialzo dei tassi di un quarto di punto percentuale, la banca centrale statunitense potrebbe anche modificare da tre a quattro il numero complessivo di interventi al costo del denaro nel 2018, in virtù dei solidi sull’inflazione.
In particolare, dopo la crescita dei prezzi al consumo evidenziata ieri, oggi sono stati divulgati i numeri di maggio sui prezzi alla produzione, in aumento oltre le attese (+0,5% m/m, +3,1% a/a, +2,4% al netto di cibo ed energia).
In mattinata invece sono state pubblicate le statistiche sull’inflazione del Regno Unito, in linea con le previsioni, e sulla produzione industriale dell’Eurozona, che ha fatto segnare una battuta d’arresto ad aprile (-0,9% m/m).
A distanza di poche ore dalla Fed, si conosceranno anche le delibere della Bce, previste per domani. In particolare, l’Eurotower potrebbe annunciare dettagli sull’uscita dal quantitative easing, anche se la decisione potrebbe pure essere rinviata al prossimo meeting di luglio. In ogni caso è probabile che il proprio programma di acquisto titoli si concluda entro la fine dell’anno.
Sul Forex il cambio euro/dollaro resta in area 1,177 in attese delle banche centrali. Lo yen scivola a 110,4 nei confronti del biglietto verde e sotto quota 130 rispetto alla moneta unica, in attesa dell’appuntamento di venerdì con la Bank of Japan.
Tra le materie prime, l’oro scambia sostanzialmente stabile a 1.296 dollari l’oncia. In calo anche le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 65,9 e 75,6 dollari al barile in attesa dell’uscita, questo pomeriggio, dei dati settimanali sulle scorte Usa.
Nel comparto del reddito fisso, infine, il rendimento del decennale italiano cala al 2,78%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in discesa a 230 punti base.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano le banche ma soprattutto STM (+4,2%) sui massimi dal 2004, in attesa dello stacco cedola trimestrale di lunedì, e CAMPARI (+2,7%), su cui ieri gli analisti di Raymond James hanno confermato l’outperform e alzato da 6,80 euro a 7,10 euro il target price. Bene anche POSTE ITALIANE (+2,2%), che ha siglato una partnership distributiva con Amazon per la consegna di prodotti e-commerce sul territorio italiano.
Sottotono i petroliferi e LEONARDO (-1,4%), mentre riduce le perdite della mattinata ITALGAS (-0,2%), che ha presentato il nuovo piano strategico 2018-2024. Il gruppo prevede un piano di investimenti incluse acquisizioni per 4 miliardi, ulteriori investimenti per 1,6 miliardi in acquisizione di reti di terzi a seguito delle gare d’ambito, un programma di digitalizzazione delle reti e dei processi aziendali e il lancio della Digital Factory nel quarto trimestre. Previsti dividendi in crescita del 4% annuo con un potenziale upside al 60% dell’utile netto consolidato.