L’Ivass (autorità di vigilanza del comparto assicurativo) ha concesso il semaforo verde a Cattolica per adottare il nuovo statuto approvato dall’assemblea della compagnia veronese a fine aprile per la riforma del governo societario.
È quanto ha sottolineato a margine di un convegno il presidente Paolo Bedoni, il quale ha aggiunto che “l’Autorità ha in questo modo confermato la bontà del modello”.
La governance sarà rinnovata con il passaggio al sistema monistico, mantenendo però la forma di cooperativa. La riforma entrerà in vigore a partire dalla primavera del 2019, quando verrà rinnovato il cda.
Bedioni, inoltre, ha precisato che la richiesta arrivata dalla fondazione Cariverona, secondo azionista di Cattolica con il 3,4%, di iscriversi al libro soci verrà esaminata nel board fissato per luglio.
Il manager ha ricordato che la joint venture nella bancassurance con Banco Bpm “è partita in anticipo: in giugno anziché in luglio; siamo fiduciosi che tutto sia in linea col piano”. Un’eventuale estensione della partnership anche alla rete ex Bpm verrà valutata in un secondo momento, ha affermato il presidente.
Infine, Bedoni ha fatto presente che “Abbiamo detto no alla richiesta di partnership di Poste Italiane sull’Rc Auto perché Cattolica è una realtà che ha ancora al centro la rete agenziale. Abbiamo valutato l’iniziativa, poi abbiamo fatto i conti di chi siamo e abbiamo rifiutato”.
A Piazza Affari il titolo ha chiuso con un rialzo del 2,5% a 7,73 euro, mentre l’indice di settore ha guadagnato l’1,2 per cento.