I principali indici del Vecchio Continente rialzano la testa dopo la decisone della Banca Centrale Europea di lasciare invariata, almeno per ora, la politica monetaria. Intorno alle 16:15 il Ftse Mib svetta sui listini continentali con un rialzo dell’1,3% in area 22.510 punti. Ancora meglio il Dax di Francoforte (+1,7%) e il Cac 40 di Parigi (+1,5%). Avanzano sotto il punto percentuale il Ftse 100 di Londra (+0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%).
Dopo un avvio di seduta in frazionale rialzo, l’azionario americano accelera con guadagni intorno al mezzo punto percentuale, grazie alla riunione della Bce giudicata più accomodante del previsto.
Come previsto l’Eurotower ha lasciato invariati tutti i tassi di interesse di riferimento ai minimi storici, ma al contempo ha annunciato che il programma di Quantitative Easing da 2.300 miliardi di euro sarà disattivato a dicembre.
Nell’ultimo trimestre la potenza del bazooka monetario, che sarà prolungato fino a dicembre prima di essere messo in soffitta, sarà ridotta da 30 miliardi di euro al mese di acquisti di asset tra cui Bond a 15 miliardi.
Sul Forex estrema volatilità: il fatto che la Bce non aumenterà i tassi prima di settembre 2019 ha indebolito la moneta unica. Il rialzo dell’euro ha iniziato sempre più scemare e ora perde l’1,3% nei confronti del dollaro in area 1,1644. Prima degli annunci l’euro fluttuava al di sopra di 1,18 dollari.
Lo yen si mantiene intorno a 110 nei confronti del biglietto verde e sotto quota 130 rispetto alla moneta unica, in attesa dell’appuntamento di domani con la Bank of Japan.
Nel comparto del reddito fisso, infine, il rendimento del decennale italiano cala al 2,78%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in discesa a 230 punti base.
Dal fronte macro, inflazione confermata in crescita in Francia e in Germania nel mese di maggio. Salgono ancora nel mese scorso i consumi nel Regno Unito, battendo le aspettative degli analisti. Negli Usa, aumentano oltre le attese le vendite al dettaglio, mentre rimangono stabili i prezzi alle importazioni e alle esportazioni nel mese di maggio.
Tornando a Piazza Affari, svetta sul paniere principale PRYSMIAN (+5,7%), seguita da FERRARI (+3,3%) che si mantiene sui massimi storici toccati ieri.
Ben intonata anche POSTE ITALIANE (+2%) dopo l’annuncio ieri dell’accordo con Amazon per la consegna di prodotti di e-commerce anche in orario serale e nel fine settimana. Un quotidiano oggi torna sulla possibile partnership nell’Rc auto con una compagnia assicurativa.
Poco sopra la parità ITALGAS (+0,4%) che ieri ha annunciato il piano industriale al 2024 sopra le stime per quanto riguarda gli investimenti destinati all’M&A e con una politica dei dividendi che potrebbe essere più generosa nel periodo 2018-2021.
In denaro MEDIASET (+0,5%) non è riuscita ad aggiudicarsi i diritti per la trasmissione delle partite di serie A nel prossimo triennio sulla pay tv Premium.
In fondo al listino troviamo i bancari con UNICREDIT (-1,4%), MEDIOBANCA (-0,8%), INTESA (-0,4%) e UBI (-0,3%).