Analisi tecnica – Eni: trend rialzista di breve alla prova delle resistenze

Lo scorso 29 maggio le quotazioni dei titoli del colosso petrolifero hanno avviato un movimento ascendente sulla tenuta del supporto statico posizionato a 14,62 euro. Movimento che è stato stoppato, prima dalla resistenza statica posizionata a 15,95 euro, e poi da quella dinamica (rappresentata dalla media mobile a 50 sedute) passante attualmente per 15,85 euro.

A questi livelli, la continuazione del trend rialzista di breve periodo per i corsi delle azioni Eni sembra essere subordinata al superamento, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da un nuovo incremento dei volumi scambiati, della sopracitata resistenza statica posta a 15,95 euro. In questo scenario positivo, il successivo ostacolo per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Claudio Descalzi potrebbe essere così rappresentato dalla resistenza individuabile a 16,43 euro, al di sopra della quale gli obiettivi rialzisti di breve termine potrebbero essere 16,70 euro prima e 16,89 euro in seguito.

Segnale di debolezza, invece, per i corsi delle azioni Eni il cedimento del supporto statico e dinamico posizionato a 15,372 euro dato che il conseguente deterioramento del quadro grafico di breve, a neutrale dal precedente rialzista, potrebbe favorire una discesa verso quota 15,172 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello, favorendo l’aumento della pressione dei venditori, potrebbe spingere le quotazioni dei titoli in esame verso un primo target ribassista a 14,914 euro, al di sotto del quale il successivo obiettivo è a quota 14,62 euro.

La performance da inizio 2018 dei titoli Eni è pari al +13,6%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 26 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 18,03 euro, con un potenziale rialzista del 15,1 per cento.

Prezzo di riferimento: 15,67 euro

+7,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 16,89 euro;

+6,6% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 16,70 euro;

+4,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 16,43 euro;

+1,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 15,95 euro;

 

-1,9% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 15,372 euro;

-3,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 15,172 euro;

-4,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 14,914 euro;

-6,7% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 14,62 euro.

Le indicazioni contenute in questa analisi tecnica sono da considerarsi meri strumenti di informazione e non intendono costituire in alcun modo consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o suggerire/promuovere alcuna forma d’investimento.