L’azienda che fa capo alla famiglia Damiani ha presentato i conti dell’esercizio 2017/2018, chiuso lo scorso 31 marzo con ricavi consolidati in crescita dell’1,8% rispetto all’esercizio 2016/17 nel confronto a cambi correnti (+3,1% a cambi costanti) a 164 milioni.
Nel dettaglio, dalla lettura della composizione del fatturato per canale di vendita emerge l’incremento di quelle realizzate tramite canale retail, salite del 12,9% (+15,3% a cambi costanti) a 86,4 milioni e che rappresentano circa il 53% del fatturato totale della società. In contrazione, invece, dell’8,7% (-7,9% a cambi costanti) a 77,7 milioni le vendite wholesale.
Al 31 marzo 2018 il gruppo gestisce 63 punti vendita diretti nel mondo, di cui 49 monomarca Damiani, localizzati nelle vie del lusso delle principali città e nei più esclusivi luxury department stores.
A livello geografico, i ricavi domestici sono risultati pari a 112,1 milioni (-1,9% rispetto all’esercizio precedente), mentre quelli realizzati all’estero hanno raggiunto i 52,2 milioni (+9,9% a cambi correnti; +15% circa a cambi costanti).
L’Ebitda si è fissato a 5,3 milioni, +24,1% rispetto all’esercizio precedente quando beneficiava anche di proventi non ricorrenti per 1,5 milioni. Al netto di tale componente, l’Ebitda avrebbe quindi registrato un progresso del 93 per cento. Dopo aver contabilizzato ammortamenti per 5 milioni, l’Ebit si esprime in 0,3 milioni, rispetto al precedente esercizio di 0,1 milioni, ed in crescita di 1,7 milioni qualora il risultato dell’esercizio 2016/2017 fosse depurato dei citati proventi non ricorrenti.
Il risultato netto riporta un deficit di 4 milioni, diminuita rispetto ai 5,4 milioni di perdita dell’esercizio precedente.
Al 31 marzo 2018, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 57,3 milioni, peggiorato di circa 4,2 milioni rispetto a fine marzo 2017.
In data 15 maggio 2018, il CdA della società ha rinnovato fino al 10 maggio 2019
l’accordo quadro che prevede l’impegno dell’azionista di maggioranza Leading Jewels di mettere a disposizione della società una linea di credito fino ad un massimo di 25 milioni. Un’ulteriore porzione del finanziamento di Leading Jewels, pari a 5 milioni, è stato convertito in medio/lungo termine, a decorrere dal 1° gennaio 2018 (con scadenza 31 gennaio 2023).