Obbligazioni – Pausa di riflessione

Chiuso l’appuntamento con le decisioni di politica monetaria delle due principali banche centrali al Mondo, gli investitori si prendono una pausa di riflessione e rimettono in agenda temi vecchi e nuovi.

Tra i primi sicuramente quello del protezionismo, o guerra commerciale che dir si voglia, che ha visto nel week end una contromossa cinese in un gioco che assomiglia sempre di più a una partita a scacchi.

Ancora, tra i temi ricorrenti, il prezzo del greggio, nuovamente in discesa dopo che sono affiorati i primi screzi tra i maggiori “azionisti” dell’Opec, che si riunirà a Vienna venerdì prossimo.

Tra i nuovi argomenti invece va sicuramente inserita la questione “migranti”, portata alla ribalta dall’Italia, ma che sta diventando un vero problema all’interno della “grosse kaolition” che Angela Merkel ha faticosamente costruito.

Di tutto ciò l’euro non sembra ancora risentire visto che un dollaro che si mantiene saldamente a 1,1575, né più nè meno a dove aveva chiuso venerdì, ma chiuso il capitolo monetario, è possibile che i temi politici recuperino presto un ruolo di primo piano.

I tassi si mantengono al momento stabili e gli spread pure, mentre visto il clima più prudente che circonda l’azionario, in fase di assestamento e ripiegamento, non è da escludersi un progressivo recupero del prezzo del rischio (spread) sui titoli corporate high-yield in qualunque divisa espressi nel corso dei prossimi giorni.