Mattinata con il segno meno davanti per il paniere dei titoli del comparto utility e delle rinnovabili quotati a piazza Affari. Alle 12:17 il Ftse Italia Servizi Pubblici è in contrazione dell’1,4% rispetto alla chiusura leggermente negativa venerdì (-0,6%), a fronte di una flessione dello 0,6% del Ftse Mib.
A zavorrare l’indice del comparto in esame in avvio di ottava soprattutto lo stacco del dividendo da parte di due Big Cap del comparto, ovvero Snam e Terna, e di tre Mid Cap, cioè Acea, Hera ed Iren.
Nel dettaglio, questa mattina il colosso di San Donato ha staccato una cedola unitaria di 0,1293 euro, offrendo così un dividend yield lordo del 3,6% alla luce della chiusura di venerdì scorso. La cedola di oggi è il saldo del dividendo complessivo del 2017, pari a 0,2155 euro per azione, dato che lo scorso 22 gennaio era stato distribuito un acconto di 0,0862 euro. Al netto del dividendo, le quotazioni di Snam sono comunque attualmente in flessione dello 0,9% (-3,6% al lordo della cedola).
Passando a Terna, questa mattina è stata staccata una cedola unitaria di 0,145737 euro, offrendo così un dividend yield lordo del 3,2% alla luce della chiusura di venerdì scorso. La cedola di oggi è il saldo del dividendo complessivo del 2017, pari a 0,2155 euro per azione, dato che lo scorso 22 gennaio era stato distribuito un acconto di 0,0862 euro. Al netto del dividendo, le quotazioni del gruppo che gestisce la rete di trasmissione elettrica in Italia sono in flessione dello 0,1% (-3,2% al lordo della cedola).
Nell’ambito dell’ex-municipalizzate presenti nel segmento delle Mid Cap, Acea ha staccato un dividendo unitario di 0,63 euro (dividend yield lordo del 4,6%), al netto del quale il titolo segnerebbe una variazione positiva dello 0,5 per cento.
Nel caso di Hera, la cedola per azione è pari a 0,095 euro (dividend yield lordo del 3,5%), al netto del quale le quotazioni dei titoli della multi-utility bolognese guadagnerebbe l’1,2 per cento.
Per quanto riguarda Iren, il dividendo unitario staccato è pari a 0,07 euro (dividend yield lordo del 3,1%). La performance al netto dello stacco del dividendo sarebbe del +0,2 per cento.