Banche – Partenza positiva (+0,1%) con Intesa SP (+0,2%) e UniCredit (+0,3%)

Il Ftse Italia Banche avvia la settimana con un lieve rialzo dello 0,1% e in direzione leggermente opposta rispetto all’analogo europeo (-0,3%), non impedendo comunque al Ftse Mib (-0,4%) di chiudere in territorio negativo. Quest’ultimo, in attesa dei primi passi concreti nel nuovo Governo e archiviata per il momento la decisione della Bce sulla fine del Qe, mantiene un atteggiamento prudente a causa dell’inasprirsi delle tensioni commerciali internazionali con l’inasprirsi della diatriba Stati Uniti-Cina a suon di dazi reciproci.

In questo scenario lo spread Btp-Bund si mantiene in area 215 punti base, sostenendo la tenuta del comparto bancario che, tuttavia, è ancora parzialmente frenato da fatto che l’Eurotower ha comunicato che i tassi di interesse di manterranno ai livelli attuali almeno fino all’estate del 2019.

Seduta a due velocità per i titoli del listino principale, tra i quali reggono Intesa Sanpaolo (+0,3%), il cui Ad Carlo Messina ha dichiarato che sono in corso colloqui con più player per una partnership nell’asset management e con la banca che nel frattempo ha avviato le attività propedeutiche in vista della creazione della jv con Intrum nella gestione degli Npl, e UniCredit (+0,3%), che intanto procede nella riduzione dello stock di Npl, così come Ubi (+0,2%).

Prese di profitto su Mps (-5%) dopo lo scatto di oltre l’8% riportato nella scorsa ottava, con il titolo che ha fatto ufficialmente il suo debutto nel Ftse Italia Mid Cap.

Nel Mid Cap si mettono in luce sia Credem (+0,6%) sia Popolare Sondrio (+0,5%), dopo la conferma dei rating da parte di Fitch. Rallenta Creval (-0,7%), dopo i rialzi dei giorni scorsi, con la banca che ha quasi raggiunto l’intero obiettivo previsto per il 2018 in termini di de-risking e ha posto un altro tassello nella semplificazione dell’assetto societario con l’ormai imminente incorporazione di Credito Siciliano.

Tra le Small Cap tiene botta Carige (invariata), che sta accelerando nella riduzione dei crediti deteriorati e che resta in attesa di offerte congrue per gli asset non strategici da cedere, mentre frena Banco Desio (-0,5%), sostenuto nei giorni scorsi dal mantenimento dei giudizi da parte di Fitch.