Dopo l’annuncio del completamento del processo di cartolarizzazione sul portafoglio da 5,1 miliardi di sofferenze lorde annunciato venerdì, Banco Bpm si focalizza sulla cessione dei 3,5 miliardi di Npl che mancano a centrare l’obiettivi di 13 miliardi di riduzione di crediti deteriorati che rappresenta l’attuale target dell’istituto.
Il mercato apprezza la strategia di de-risking della banca e la determinazione con cui il gruppo sta portando avanti i propri piani. Alle 10:00 circa le azioni di Banco Bpm sono le migliori del listino con un rialzo dello 0,5% a 2,4 euro, contro un calo dell’indice Ftse Italia Banche dell’1 per cento.
All’istituto sarebbero già arrivate diverse manifestazioni di interesse per realizzare un’operazione che possa ricalcare quella realizzata da Intesa Sanpaolo con Intrum Justitia, e cioè che riguardi la cessione di una quota di maggioranza della piattaforma di servicing accompagnata dalla cessione di un portafoglio di crediti deteriorati.
La banca, secondo alcune fonti, avrebbe avviato una procedura formale per raccogliere le offerte e concludere la vendita. L’obiettivo è la cessione della maggioranza della piattaforma, seppur mantenendo una quota di minoranza, e la dismissione di una quota di Npl. Quanto alle dimensioni del portafoglio posto sul mercato si parte dai 3,5 miliardi che mancano per raggiungere il target, ma si lascia aperta la possibilità di fare offerte più consistenti.
Bisognerà poi vedere nel dettaglio quali saranno le cifre che gli acquirenti, che sono molto interessati ad aggiudicarsi una delle più interessanti piattaforme sul mercato, sono disposti a mettere sul piatto. Per Banco Bpm, infatti, salvaguardare l’interesse degli azionisti rimane infatti il criterio guida fondamentale nelle scelte. Tanto più che il portafoglio di crediti deteriorati è assistito da ampie garanzie.