Intorno alle 16:00 le Borse europee viaggiano ancora in territorio negativo e gli indici di Wall Street mostrano perdite vicine al punto percentuale. Piazza Affari riduce il passivo rispetto alla mattinata e il Ftse Mib si stabilizza in area 22 mila punti a -0,6%, sostenuto dalle ex popolari e da alcuni titoli del settore utilities. Sottotono il Cac 40 di Parigi (-1,4%) e il Dax di Francoforte (-1,4%), mentre limitano i danni il Ftse 100 di Londra (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%).
Gli investitori continuano ad evitare gli acquisti sul mercato azionario, spaventati dall’incertezza scatenata dalle misure protezionistiche di Stati Uniti e Cina. Le minacce di nuovi dazi da parte di Trump hanno trovato pronta risposta da Pechino e l’inasprirsi delle tensioni aggiunge preoccupazioni in un contesto in cui l’espansione economica mostra qualche segnale di rallentamento e le banche centrali sono prossime ad adottare politiche più restrittive. Anche l’UE prepara le contromisure nei confronti di Washington e nel prossime vertice del 28-29 giugno potrebbe abbozzare un accordo per introdurre dazi sui metalli statunitensi.
Intanto prosegue a Sintra il forum della Bce, dal quale Draghi ha cercato di rassicurare i mercati affermando che la politica monetaria si manterrà accomodante per raggiungere il target inflazionistico del 2% e sarà prudente anche dopo il Quantitative easing. Il presidente ha inoltre aggiunto che il quantitative easing, nonostante il termine fissato per fine anno, potrebbe eventualmente riprendere qualora emergessero situazioni al momento impreviste.
Sul Forex gli acquisti premiano lo yen, valuta rifugio nelle fase di avversione al rischio. Il cambio tra la valuta nipponica e il dollaro cala sotto quota 110 mentre il cross con la moneta unica si attesta a 127. L’euro invece perde terreno anche nei confronti del biglietto verde, scendendo a 1,155, e del franco svizzero (a 1,15).
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp risale, in controtendenza con gli altri governativi, in area 2,58%, ampliando lo spread con il Bund a circa 222 punti base.
Tra le materie prime, infine, restano volatili le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 64,9 (-1,3%) e 75,1 (-0,3%) dollari al barile, in attesa del vertice Opec in programma venerdì a Vienna. Oro in calo a 1.274 dollari l’oncia.
Tornando a Piazza Affari gli acquisti premiano BANCO BPM (+4,6%), sostenuta dal buon andamento della strategia di de-risking, oltre a BPER (+2,7%) e UBI (+1,8%).
Bene anche SNAM (+2,4%), TERNA (+1,5%) e A2A (+1,2%) fra le utilities, mentre in fondo al Ftse Mib scivolano CNH (-3%) e STM (-3,9%), appesantite dai timori legati ai dazi, oltre a MONCLER (-2,8%) e PRYSMIAN (-2,2%), quest’ultima ancora frenata dal profit warning di Nexans.