Prosegue in ribasso la seduta delle Borse europee, in linea con la mattinata in rosso delle Piazze asiatiche e l’andamento negativo dei futures di Wall Street, in calo di oltre un punto percentuale.
Intorno a mezzogiorno il Ftse Mib di Milano cede lo 0,7%, pressoché in linea con il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,75%), mentre il Dax di Francoforte perde l’1,3% e il Ftse 100 di Londra limita i danni a-0,5 per cento.
Gli investitori continuano a ridurre le posizioni sul mercato azionario, spaventati dall’incertezza scatenata dalle posizioni protezionistiche di Stati Uniti e Cina. Le minacce di nuovi dazi da parte di Trump hanno trovato pronta risposta da Pechino e l’inasprirsi delle tensioni aggiunge preoccupazioni in un contesto in cui l’espansione economica mostra qualche segnale di rallentamento e le banche centrali sono prossime ad adottare politiche più restrittive.
A tal proposito, è in corso il forum Bce di Sintra, da cui Draghi ha avvertito stamani che ci sono alcuni dubbi sulla durata degli scenari di crescita e che una policy accomodante è ancora necessaria per sostenere la ripresa dell’inflazione. Il presidente ha comunque ribadito che il quantitative easing, nonostante il termine fissato per fine anno, potrebbe eventualmente riprendere qualora emergessero situazioni al momento impreviste.
Sul Forex gli acquisti premiano lo yen, valuta rifugio nelle fase di avversione al rischio. Il cambio tra la valuta nipponica e il dollaro cala sotto quota 110 mentre il cross con la moneta unica si attesta a 126,8. L’euro invece perde terreno anche nei confronti del biglietto verde, scendendo a 1,154, e del franco svizzero (a 1,15).
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp risale, in controtendenza con gli altri governativi, in area 2,56%, ampliando lo spread con il Bund a circa 220 punti base.
Tra le materie prime, infine, restano volatili le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 64,9 (-1,3%) e 75 (-0,5%) dollari al barile, in attesa del vertice Opec in programma venerdì a Vienna. Oro stabile in zona 1.280 dollari l’oncia.
Tornando a Piazza Affari le vendite penalizzano in particolar modo CNH (-3,1%) e STM (-3,4%), appesantite dai timori legati ai dazi.
Deboli anche MONCLER (-2,5%), BUZZI (-1,7%) e PRYSMIAN (-1,5%), quest’ultima ancora frenata dal profit warning di Nexans.
In controtendenza BANCO BPM (+2,4%), sostenuta dal buon andamento della strategia di de-risking. Bene tra i bancari anche BPER (+1,3%) e UBI (+0,9%), in evidenza SNAM (+1,7%) fra le utilities.