Avvio di settimana positivo per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che avanza di 0,6 punti percentuali, sovraperformando il corrispondente indice europeo (-0,1%).
In rosso le Borse del Vecchio Continente, fra cui il Ftse Mib cede lo 0,4 per cento. I mercati stanno risentendo del riacutizzarsi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti, che ha lanciato dazi per 50 miliardi di dollari, e la Cina, che ha risposto con tariffe per 30 miliardi.
In ripresa dopo il tracollo di venerdì le quotazioni del greggio, con Wti e Brent che poco dopo la chiusura scambiavano rispettivamente a 65,2 e 74,4 dollari/barile.
Sull’azionario, tornano sopra la parità nel pomeriggio e vi rimangono fino alla chiusura le tre big Saipem (+0,3%), Tenaris (+0,2%) ed Eni (+0,5%).
Il rialzo è favorito dalle ultime indiscrezioni secondo cui le trattative interne all’Opec potrebbero portare ad un aumento dell’output di greggio fra i 300 a i 600 mila barili al giorno, rispetto agli 1,5 milioni proposti dalla Russia.
Secondo fonti di Bloomberg, il consorzio di Karachaganak, di cui fa parte anche Eni, potrebbe pagare un miliardo di dollari per risolvere il contenzioso con il governo del Kazakhstan.
Fra le Mid Cap bene sia Maire Tecnimont (+0,5%) che Saras, migliore del settore con un rialzo del 3,4 per cento. Quest’ultima ha diffuso il dato sull’EMC Benchmark, sceso leggermente nella scorsa settimana a circa 2,5 dollari/barile.
Infine, fra le società a minore capitalizzazione, seduta flat per Gas Plus mentre d’Amico avanza dello 0,3 per cento.