Ieri i principali listini europei hanno chiuso le contrattazioni in rosso ad eccezione di Madrid (+0,1%), a causa dei continui attriti commerciali tra Washington e Pechino con la nuova minaccia americana di imporre ulteriori dazi su prodotti cinesi per altri 200 miliardi di dollari, qualora la Cina abbia intenzione di rispondere all’ultima mossa statunitense (un’aliquota del 10% su import cinesi per 200 miliardi di dollari).
Le perdite maggiori sono state registrate a Francoforte (-1,2%) e a Parigi (-1,1%), mentre un frazionale ribasso è stato segnato da Londra (-0,4%) e Milano (-0,1% a 22.084 punti).
Il Ftse Aim Italia ha terminato la scorsa seduta guadagnando lo 0,4%, sovraperformando sia il London Ftse Aim 100 (-0,8%) sia il London Ftse Aim All Share (-0,7%). Il volume dei titoli trattati si è attestato a 2.909.557 azioni scambiate, in calo rispetto a quello mediamente scambiato nelle precedenti 30 sessioni.
Ben intonata la seduta Bio-On, che ha segnato un progresso del 6,7% con 228.200 titoli scambiati, in crescita dai 115.710 mediamente scambiati negli ultimi 30 giorni. Si segnala che circa una settimana fa il titolo aveva toccato un nuovo massimo storico intraday a 49,80 euro. Gli acquisti erano scattati in scia all’annuncio, avvenuto il 1° giugno, della costituzione insieme a Gima TT di AMT Lab, newco dedicata allo sviluppo e produzione di materiali innovativi per il mondo del tabacco.
Segno positivo su Illa (+4%) tradando 13.500 titoli. Il buon andamento del titolo potrebbe essere riconducibile al recente avvio di copertura di EnVent Capital Market Research con giudizio “Outperform” e target price a 2,79 euro per azioni.
Segno positivo su Bomi Italia (+0,9%) con 9.500 azioni negoziate. Lo scorso 16 giugno Bomi Italia ha terminato il programma di buy back iniziato il 16 dicembre 2016. Considerando un possesso iniziale di 206.000 azioni precedente a tale data, la società detiene 88.000 azioni proprie pari allo 0,58% del capitale sociale.
Vendite su Fervi, che ha lasciato sul terreno il 4,1% passando di mano 300 titoli, in lieve aumento dai 240 mediamente trattati negli ultimi 30 giorni.