Seduta a due facce per gli indici USA che cancellano nel finale gran parte delle perdite iniziali.
Il tema rimane quello delle sedute precedenti con il Russel (+0,1%) che mette a segno un nuovo record storico ed il Nasdaq che recupera fino a -0,3% spinto da Netflix che supera per la prima volta nella storia la soglia dei 400 dollari, compensando le difficoltà di AMD ed Alibaba che perdono entrambe oltre due punti percentuali.
L’S&P500 chiude a -0,4% mentre è più marcato il ribasso del Dow Jones (-1,1%) il quale scende di quasi trecento punti e inanella la sesta seduta consecutiva in rosso, peggior risultato dal marzo 2017.
VIX in rialzo di otto punti percentuali a 13,35 dopo aver toccato un massimo a 14,70.
Dal prossimo martedì Wallgrens Boots Alliance, società farmaceutica, sostituirà General Electric all’interno dell’indice dei trenta titoli principali eliminando da quel listino una delle aziende fondatrici nel 1896 e sempre presente dal 1907.
Esito positivo per i risultati di Oracle che spingono il titolo in rialzo di un punto percentuale in after hours, mentre Starbucks cede il 3,5% dopo aver rivisto al ribasso la guidance per il terzo trimestre.
Petrolio che si mantiene invariato, a fatica al di sopra della soglia del 65 dollari al barile, dopo una prima parte di seduta negativa che ha spinto il prezzo del greggio al di sotto dei $64.
Dollaro sempre tonico che resta al di sopra di quota 1,16 nei confronti dell’euro a 1,157, mentre non rimbalzano i metalli preziosi.
Variazioni di poco rilievo anche sui rendimenti delle scadenze obbligazionarie con il T-bond che guadagna due punti base al 2,9%.