Pausa di riflessione per il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 12:00 il Ftse Italia Banche cede il 2%, frenando anche il Ftse Mib (-1,5%).
L’andamento odierno risente dell’allargamento dello spread Btp-Bund oltre 230 pb dai 215 pb a cui si attestava. Il tutto in attesa di capire le prossime mosse del nuovo governo, i cui esponenti faranno il loro debutto nelle riunioni nelle sedi europee, a partire da quello del neo inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, all’Ecofin, l’organo che riunisce i ministri delle Finanze europei.
Si segnala che il neo ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha minacciato di ridurre il contributo italiano al bilancio dell’Unione Europea qualora quest’ultima non venga incontro alle richieste di aiuto sulla questione degli immigrati.
Inoltre, lo stesso Salvini ha manifestato l’intenzione di smontare la riforma Fornero sulle pensioni entro fine 2018, alimentando i dubbi su come questo potrebbe impattare sui conti pubblici.
La performance è condizionata anche allo scatto di qualche presa di profitto, dopo che l’indice negli ultimi dieci giorni era salito di oltre il 6%, beneficiano dalla buone notizie arrivate dalla Bce e dal Parlamento riguardo alla gestione più soft degli Npl e al varo di proposte per ammorbidire i requisiti di capitale.
Le vendite colpiscono tutti i titoli del listino principale con ribassi nell’intorno del 2,5%, con la sola Mediobanca che contiene le perdite sotto l’1 per cento.