Risale il comparto bancario a Piazza Affari dopo lo stop di ieri. Intorno alle 12:30 il Ftse Italia Banche guadagna l’1,9%, recuperando il rosso della seduta precedente e trainando anche il Ftse Mib (+1%).
La performance odierna beneficia del restringimento dello spread Btp-Bund in area 230 pb dopo che ieri era arrivato a superare 240 pb. Gli investitori in attesa di capire le prossime mosse del nuovo governo e i relativi impatti sui conti pubblici.
Alcuni esponenti del nuovo esecutivo faranno il loro debutto nelle riunioni nelle sedi europee, incluso quello di oggi del nuovo inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, all’Ecofin, l’organo che riunisce i ministri delle Finanze europei. Lo stesso Tria ieri aveva preso contatto ieri per la prima volta con l’Eurogruppo.
Il nuovo inquilino del Tesoro affronterà per la prima volta all’Ecofin la questione relativa all’unione bancaria, affermando che “difenderemo come è stato fatto in passato gli interessi italiani fino in fondo. È tutto in discussione”. Il tutto dopo che sono emerse indiscrezioni sul’intesa Francia-Germania in merito ai limiti da imporre sugli Npe lordi e netti per dare il loro placet a tale unione.
L’andamento della seduta precedente era stato condizionato anche da qualche realizzo, dopo i guadagni dei giorni precedente in scia alle buone notizie arrivate dalla Bce e dal Parlamento riguardo alla gestione più soft degli Npl e al varo di proposte per ammorbidire i requisiti di capitale.
Significativi acquisti sui titoli del listino principale, a partire da Bper (+7,5% a 4,79 euro) che beneficia della notizia della salita di Unipol nel capitale. Ben intonati anche Banco Bpm (+3,3% a 2,64 euro), Ubi (+2,2% a 3,34 euro), Mediobanca (+2,4% a 8,42 euro), Unicredit (+1,7% a 14,63 euro) e Intesa Sanpaolo (+1,4% a 2,60 euro). Tra le Mid Cap si segnalano Popolare Sondrio (+2,1% a 3,49 euro) e Credem (+3% a 6,45 euro).