L’Italia, per bocca del neo ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha detto no a un target prefissato di riduzione delle sofferenze nei bilanci bancari.
Il nuovo inquilino del Tesoro, che ha partecipato oggi alla sua prima riunione dell’Ecofin, l’organo che riunisce i ministri delle Finanze europei, al termine della stessa ha dichiarato alla stampa: “Siamo del tutto in grado di procedere nel percorso di riduzione delle sofferenze bancarie ma non vanno messi target quantitativi perché il solo fatto di metterli può creare problemi di disturbo sui mercati.
Sulla riduzione degli Npl – ha aggiunto il ministro – “l’Italia ha fatto moltissimo ed è assolutamente in linea con quanto concordato a suo tempo”.
Ieri erano emersi rumor di un accordo tra Francia Germania, incluso nel documento congiunto sulla riforma dell’Eurozona, di introdurre un tetto massimo del 5% per il rapporto tra crediti deteriorati lordi e prestiti totali e del 2,5% al netto delle rettifiche.
Tria, inoltre, ha parlato anche della questione relativa a Mps, precisando che “Montepaschi è un dossier che non ho ancora affrontato”.