Dopo la chiusura in rosso di ieri, le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in frazionale rialzo, con l’attenzione degli operatori rivolta gli sviluppi dello scontro commerciale tra Stati Uniti e Cina e al meeting dell’Opec+ in corso a Vienna.
Il comitato di indirizzo dell’organizzazione ha raggiunto un accordo preliminare per un aumento nominale dell’output ari a 1 milione di barili al giorno, che si tradurrebbero nella realtà a 600 mila, trovando però la ferma opposizione dell’Iran.
Snodi che hanno pesato sui mercati americani, con tutti i listini in territorio negativo al termine delle contrattazioni. Lo S&P 500 ha infatti chiuso a -0,6%, il Dow Jones a -0,8%, il Nasdaq a -0,9% a il Russel 2000 a -1,1%.
In ordine sparso i mercati asiatici, con Tokyo in ribasso dello 0,8 per cento, appesantito anche dall’apprezzamento dello yen sul dollaro. Rimbalzano invece le Borse cinesi, sulle quali aleggia il possibile evolversi delle tensioni commerciali dopo la risposta da 34 miliardi annunciata da Pechino in risposta alle tariffe di Washington.
Sul fronte macro, l’agenda di oggi vede invece la pubblicazione del dato di maggio sul Pil francese e degli indici PMI di Francia, Germania, Eurozona e Stati Uniti.
Per quanto riguarda l’azionario, attenzione a BPER e UNIPOL dopo che quest’ultima ha comunicato l’intenzione di comprare il 5,2% di Bper ad un prezzo massimo di 4,72 euro per azione.
Osservato speciale anche il settore dell’auto dopo i pesanti ribassi di ieri in scia al profit warning lanciato da Daimler.