Anche gli Stati Uniti si allineano alla giornata deludente del mercato azionario cinese e di quella europea e chiudono una seduta sempre in negativo e vicino ai minimi.
A pesare sugli indici sia le crescenti tensioni commerciali tra Shanghai e Washington sia i timori di un accorto tra i paesi dell’Opec+ per allentare i tagli alla produzione.
Lo S&P500 chiude in ribasso dello 0,6%, il Dow Jones dello 0,8%, il Nasdaq dello 0,9% dopo un’apertura positiva ed il Russell 2000 del 1,1%.
Caterpillar (-2,5%) e Boeing (-1,4%) continuano la loro discesa che porta il Dow Jones in calo per l’ottava seduta consecutiva, la peggiore striscia negativa dal 1978.
L’indice dei trenta titoli principali è ora in declino di un punto percentuale da inizio anno, mentre il Nasdaq è cresciuto del 12%, una divergenza raramente così ampia tra i due indici.
Il VIX sale del 13% a 14,45 punti dopo aver superato anche i quindici intraday.
In attesa dell’esito del vertice Opec non così scontato, il settore dell’energia cala del 1,9% con il petrolio che inizialmente arriva a perdere fino ad un punto percentuale, ma poi termina solo in lieve calo dello 0,3% a 65,54 dollari al barile.
In discesa le società del commercio elettronico più note quali Amazon (-1,1%), Ebay (-3,2%) e Overtstock(-7,2%), in scia alla decisione della Corte Suprema di permettere agli Stati la possibilità di tassare le tasse sulle vendite online.
Sul fronte obbligazionario, in calo il rendimento del T-bond che scende di tre punti base al 2,90%.