Lieve flessione dello 0,5% nella seduta di ieri per l’indice settoriale della moda in linea all’indice europeo di confronto (-0,5%). Perde il 2% Piazza Affari, appesantito dalle reazioni degli investitori alle nomine dei leghisti euroscettici, Borghi e Bagnai, rispettivamente alla presidenza delle commissioni Bilancio della Camera e Finanze del Senato, oltre ad alcune dichiarazioni di Salvini che ha minacciato di tagliare il contributo dell’Italia al bilancio Ue in mancanza di aiuti sull’immigrazione e ha ribadito di voler smontare la riforma Fornero entro fine anno.
Chiude ancora in territorio negativo il titolo della maison del lusso Salvatore Ferragamo (-3,1%) dopo che l’azionista di maggioranza, Ferragamo Finanziaria, ha ridotto nella giornata di mercoledì, la propria quota del 3,5% cedendola al mercato a 145 milioni.
Tra le mid cap, riflettori puntati su Ovs dopo la pubblicazione dei dati di bilancio del primo trimestre 2018/19 chiuso con fatturato netto al netto dell’operazione di sell-in verso Sempione Fashion per 320,5 milioni, margini operativi adjusted positivi e un utile ante imposte in deficit di 26,1 milioni dopo la contabilizzazione di poste straordinarie per circa 50 milioni derivanti dalla svalutazione dei crediti verso la partecipata svizzera.
Gli analisti confermano i propri giudizi e raccomandazioni affermando che si attendevano un impatto negativo maggiore sui conti dopo gli oneri sostenuti per cercare di salvare Sempione Fashion. Il titolo della società veneta, dopo aver aperto la seduta con un forte rialzo dell’11,9%, chiude con un progresso del 6,3 per cento.
Cede l’1,6% Geox. Il board della socieà della scarpa che respira ha stipulato l’atto di fusione per incorporazione della società interamente controllata G.R. MI.
Tra le società meno capitalizzate, lascia sul terreno il 2,3% Aeffe. Gli analisti di Twice Research hanno presentato le stime per il prossimo triennio per il gruppo del lusso e del pret-a-porter.