Auto – Settore sotto pressione su minacce dazi Usa

Il crescere dei timori commerciali continua ad appesantire il settore delle quattro ruote, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che poco dopo le 16:00 cede il 2,3% in linea all’andamento del corrispondente indice europeo.

Venerdì il presidente Usa ha minacciato di imporre dazi del 20% sui veicoli importati dall’Europa, rispetto al 2,5% pagato attualmente, aumentando l’incertezza sul settore in considerazione anche del fatto che probabilmente Bruxelles adotterà delle contromisure.

Come sottolineano gli analisti, la mossa annunciata venerdì andrebbe a penalizzare soprattutto i gruppi tedeschi, tra i principali esportatori di auto oltreoceano.

Volkswagen, Daimler e Bmw a Francoforte segnano ribassi compresi tra l’1,7 e il 2,6 per cento. Le vendite non risparmiano nemmeno Fca a Piazza Affari (-2,6%), nonostante gli analisti sottolineano che eventuali dazi Usa avrebbero un impatto più limitato sul gruppo guidato da Sergio Marchionne.

Le tariffe peserebbero infatti soprattutto su Alfa Romeo e Maserati, brand che rientrano nella strategia evidenziata nel business plan lo scorso 1 giugno di aumentare il peso dell’alto di gamma per migliorare i margini.

Equita sottolinea come il marchio Maserati sarebbe il più penalizzato da eventuali tariffe, dato che genera circa il 30% dei volumi in area Nafta su un totale di 50 mila auto vendute a livello globale. Un impatto comunque contenuto sui risultati di Fca, con i il fatturato di Maserati in Nord America che rappresenta circa l’1% dei ricavi totali 2017.