Partenza col botto per Banca Intermobiliare (Bim) a Piazza Affari. A dieci minuti dall’inizio delle contrattazioni il titolo è finito in asta di volatilità con un rialzo teorico dell’8,8% a 0,445 euro.
Il tutto dopo che lo scorso venerdì è terminata l’offerta pubblica di acquisto (Opa) da parte del nuovo azionista di maggioranza, il fondo inglese Attestor, tramite il veicolo Trinity Investments. L’operazione si è chiusa con adesioni pari al 6,73662% dei titoli oggetto dell’offerta, corrispondenti all’1,8% del capitale sociale della banca torinese.
Sulla base di questi risultati, e tenuto conto del 68,8% già in mano ad Attestor, quest’ultima verrà a detenere il 70,6% del capitale di Bim.
L’esito dell’offerta comporta il mancato raggiungimento da parte del fondo britannico di una partecipazione superiore al 90% della private bank torinese. Per cui, al momento, non si sono verificati i presupposti richiesti dell’obbligo di acquisto né del diritto di acquisto. Per effetto delle adesioni all’offerta, inoltre, non sussistono neanche le condizioni richieste ai fini della riapertura dei termini.
Durante il periodo dell’Opa, iniziata lo scorso 28 maggio, il titolo ha guadagnato quasi il 5 per cento. Più in particolare, le quotazioni sono state oggetto di un forte rally tra l’8 e il 14 giugno che ha consentito alle stesse di guadagnare quasi il 55% nell’arco di quei giorni, prima del ritracciamento delle ultime sedute.