Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in territorio negativo ancora in scia alle tensioni commerciali, con le ultime indiscrezioni che riportano che l’amministrazione Trump starebbe puntando a impedire ad altre aziende cinesi di investire in società Usa specializzate in tecnologia.
Intanto, la banca centrale cinese ha deciso di ridurre i requisiti di riserva obbligatoria per le banche cinesi per evitare pericoli di credit crunch. La nuova misura entrerà in vigore il prossimo 5 luglio, il giorno prima dell’introduzione di nuovi dazi su 50 miliardi di dollari di importazioni cinesi da parte degli Stati Uniti.
In rosso stamane i mercati asiatici, con Tokyo che ha chiuso la seduta in calo dello 0,8% penalizzata anche dal rafforzamento dello yen.
Venerdì a Wall Street, invece, Dow Jones (+0,5%) e S&P 500 (+0,2%) hanno chiuso in territorio positivo, mentre il Nasdaq ha perso tre decimi di punto percentuale. Il bilancio della scorsa settimana ha visto l’indice dei trenta titoli principali in arretramento del 2%, lo S&P500 dello 0,9% ed il Nasdaq dello 0,7 per cento.
Sul fronte macro, da seguire in particolare l’indice Ifo di giugno sulla fiducia delle aziende tedesche, mentre nel pomeriggio in Usa verranno diffusi l’indice dell’attività economica della Fed di Chicago e quello dell’attività manifatturiera della Fed di Dallas.
Per quanto riguarda l’azionario, PRYSMIAN, in merito ad alcune problematiche relative al “Cavo Westernlink”, stima prudentemente di poter essere chiamata a sostenere costi aggiuntivi per 50 milioni, dopo aver deliberato un accantonamento di 20 milioni in sede di approvazione dei risultati del primo trimestre 2018.
La società ha quindi ritenuto necessario aggiornare i dati previsionali riguardo l’Ebitda rettificato 2018, stimato ora in un range compreso tra 860 e 920 milioni, includendo il contributo di General Cable.
ENEL, invece, ha firmato un accordo con una holding controllata da Sixth Cinven Fund, fondo gestito dalla società di private equity internazionale Cinven, per l’acquisto, a fronte di un investimento di 150 milioni di euro, di circa il 21% del capitale di una società veicolo (“NewCo”), nella quale confluirà il 100% di Ufinet International, operatore wholesale di reti in fibra ottica leader in America Latina.
LUXOTTICA, infine, ha acquisito per circa 140 milioni Barberini Spa, il più importante produttore al mondo di lenti da sole in vetro ottico.