Lo scorso 21 giugno l’Autorità di regolazione per energia e reti e ambiente (Arera) ha pubblicato il primo quaderno di consultazione relativo alla regolazione dell’attività di trasporto del gas per il periodo compreso tra il primo gennaio del 2020 e il 31 dicembre del 2023.
Si tratta di un documento che fornisce indicazioni preliminari (il provvedimento definitivo è atteso per febbraio 2019), anche perché a settembre saranno nominati i nuovi componenti dell’Authority. Nel complesso, il quaderno è positivo per Snam in quanto non introduce elementi di rottura rispetto all’attuale regolazione e può essere sintetizzato in quattro punti. Non è un caso che a piazza Affari le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Marco Alverà sono in rialzo dello 0,6% rispetto alla chiusura di venerdì rispetto a una flessione dello 0,2% del Ftse Italia Servizi Pubblici.
Innanzitutto, al capitale investito ai fini regolatori (Rab) continuerà a essere applicato un sistema di remunerazione basato sull’Allowed Wacc calcolato dalla Authority, con il Beta unlevered di 0,36 che si avvia a essere confermato, mentre bisognerà aspettare la fine dell’anno per la determinazione di altri parametri come leverage e tax-rate.
In secondo luogo, i lavori in corso continueranno a essere remunerati, anche se a un tasso inferiore rispetto a quello corrente basato sull’Allowed WACC stabilito dalla Authority, in quanto sarà calcolato con un leverage di 4x, invece che dello 0,8x utilizzato nell’Allowed Wacc. L’indicazione fornita dall’Arera è migliore delle attese in quanto ci si aspettava che i lavori in corso non beneficiassero più di alcun ritorno dal 2020.
In terzo luogo, il passaggio al tanto atteso sistema Totex, cioè un meccanismo basato sul controllo complessivo della spesa, è stato posticipato al 2024. Gli incentivi agli investimenti saranno calcolati con il metodo input-base per il biennio 2020-21, mentre diventeranno output base dal 2022 in avanti, in base ai benefici per il sistema elettrico.
Il Capex di sviluppo sarà poi preso in considerazione ai fini della determinazione della tariffa di trasporto del gas sulla base dei benefici per il sistema elettrico nazionale e non più sulla base di quanto è stato speso. In questo modo è stata introdotta una maggiore selezione sugli investimenti da avviare, in quanto il colosso di San Donato dovrà valutare con attenzione e confrontarsi con l’Authority su tutti i nuovi progetti. L’Authority indica, infine, ulteriori forme di incentivi per innovazione e riduzione delle perdite di metano.