La multinazionale monzese archivia un primo trimestre 2018 decisamente positivo con un fatturato in crescita a doppia cifra. Un risultato che consente al management di attendersi di chiudere l’esercizio in corso con una marginalità superiore a quella dello scorso anno. Il tutto portando avanti una consolidata strategia di crescita che fa leva sui punti di forza della internazionalizzazione e della diversificazione. Un percorso di sviluppo il cui apprezzamento trova riscontro anche in Borsa, dove il titolo, inserito di recente nel Ftse Italia Mid Cap, ha registrato in vent’anni di quotazione un rialzo di oltre il 210 per cento, uno sviluppo in linea con la crescita delle dimensioni del gruppo.
- Aldo Fumagalli, Ceo di Sol, delinea le priorità strategiche
- Crescita internazionale e diversificazione le chiavi per lo sviluppo
- Strategia di crescita – Le acquisizioni
- Strategia di crescita – Si rafforza nell’Home Care con Pallmed e Medseven
- Strategia di crescita – Lo sviluppo nel settore biotech
- Il business delle energie rinnovabili: le centrali idroelettriche
- I conti del 2017
- Le attese sul 2018 e lo scenario futuro
- L’andamento del fatturato nel primo trimestre 2018
- Borsa – Un’ottima performance sostenuta dai fondamentali
Sol si prepara a chiudere un 2018 decisamente positivo, con un fatturato atteso in progresso tra il 7% e il 10% e con un aumento della redditività, già su ottimi livelli, rispetto allo scorso anno.
Un’attesa sostenuta da un avvio di esercizio brillante, con vendite salite del 10,7% a 203,1 milioni nei primi tre mesi di quest’anno.
Risultati che confermano la bontà delle strategie adottate, facendo leva sulle chiavi di sviluppo della crescita internazionale e della diversificazione.
Diversificazione soprattutto nell’assistenza domiciliare, ambito in cui Sol è il terzo player europeo e su cui l’Ad Aldo Fumagalli, ha riportato che “siamo stati tra i primi a credere in questo business e ciò ci ha permesso di crescere in maniera importante in questi anni”.
Il percorso di sviluppo è reso possibile dalla storia di acquisizioni che da sempre contraddistingue Sol, proseguita anche nel 2017 con 7 operazioni, alle quali si aggiunge quella annunciata poche settimane fa del 70% delle società polacche Pallmed e Medseven.
Il tutto senza dimenticare le interessanti prospettive sugli altri business del biotech e delle energie rinnovabili.
Strategie, quelle del gruppo monzese, particolarmente apprezzate dalla Borsa. Infatti, il titolo, entrato da poco a far parte del Ftse Italia Mid Cap, ha registrato da inizio quotazione un progresso di oltre 210 per cento.
Aldo Fumagalli, Ceo di Sol, delinea le priorità strategiche
“Proseguire con il percorso di crescita che ci caratterizzata da molti anni continuando a fare leva sulla crescita internazionale e sulla diversificazione”.
E’ questo, sottolinea Aldo Fumagalli, amministratore delegato di Sol, “il pilastro strategico su cui lavoriamo, mantenendo sempre il focus sulle nuove opportunità di sviluppo che dovessero presentarsi”.
Un percorso di crescita solida e costante che trova riscontro non solo nei dati di bilancio, con una marginalità che si mantiene a doppia cifra, ma anche a livello borsistico, con il recente ingresso di Sol nell’indice Ftse Italia Mid Cap, e la presenza della multinazionale monzese al sesto posto nella classifica per fatturato delle società a capitale di maggioranza italiana, stilata da Federchimica.
Crescita internazionale e diversificazione le chiavi per lo sviluppo
Il nostro percorso di crescita, afferma l’Ad, “è attribuibile a due intuizioni importanti.”
La prima, spiega Fumagalli, “è costituita dall’internazionalizzazione. Siamo stati i primi, all’inizio degli anni ’80, a iniziare un percorso di crescita all’estero, anticipando i nostri competitor italiani e altre grandi aziende. Il 54% del nostro fatturato è infatti realizzato oltre confine”.
“La seconda importante intuizione è rappresentata dalla diversificazione nell’assistenza domiciliare, ambito in cui Sol occupa attualmente la posizione di terzo player europeo. Siamo stati tra i primi a credere in questo business e ciò ci ha permesso di crescere in maniera importante in questi anni. Business che ad oggi rappresenta il 51% del nostro fatturato”.
E prosegue “l’anno scorso abbiamo realizzato 7 acquisizioni mentre quest’anno abbiamo rilevato il 70% delle società polacche Pallmed e Medseven. Operazione quest’ultima che si inserisce perfettamente nella nostra di strategia di espansione in nuovi paesi, in quanto non eravamo ancora presenti in Polonia né nei gas tecnici né nell’Home Care e di mantenere il focus sulle opportunità di acquisizione.
Strategia di crescita – Le acquisizioni
La storia di crescita per linee esterne, che da sempre contraddistingue Sol, è proseguita anche nel 2017, anno nel quale sono state realizzate, come sopra sottolineato, 7 acquisizioni. Procedendo con ordine la prima società rilevata lo scorso anno è l’elvetica Sitex. Società, che realizza un fatturato intorno ai 9-10 milioni, ed attiva nell’home care. Nel dettaglio si occupa di cure palliative e di terapia del dolore a domicilio e, come sottolinea Fumagalli “ci ha permesso di ampliare il nostro know how e di entrare in Svizzera nel settore respiratorio”.
La seconda acquisizione, prosegue l’Ad, “ha riguardato la maggioranza di Personal Genomics, spin off dell’Università di Verona e attiva nel campo della genomica mentre una terza operazione ha avuto ad oggetto la turca Gebze. Realtà quest’ultima, attiva nel settore dei gas tecnici, con un giro d’affari intorno ai 2 milioni e che ci ha permesso di dotarci delle strutture produttive di cui non disponevamo nel paese”.
A seguire, prosegue il numero dell’azienda “abbiamo rilevato la maggioranza delle due società pugliesi Sterimed e Revi, aventi un giro d’affari di 10 milioni e operanti nel settore dei servizi ospedalieri. Tra le attività la realizzazione di reparti di sterilizzazione in tutta Italia.
In Irlanda, spiega Fumagalli, “abbiamo acquisito la maggioranza di Direct Medical, società con un fatturato di 4 milioni e alta redditività, attiva nell’home care.
E sempre nell’assistenza domiciliare abbiamo rilevato in Turchia la Respitek. Eravamo già presenti nel paese in tale settore con un’azienda insieme ad altri soci, di cui abbiamo rilevato la quota minoritaria. Abbiamo poi realizzato la fusione delle due realtà nonché rilevato la maggioranza della società, avente un giro d’affari di 4-5 milioni, sorta dall’operazione.
Strategia di crescita – Si rafforza nell’Home Care con Pallmed e Medseven
Poche settimane fa Sol ha annunciato di aver acquisito il 70% delle società polacche Pallmed e Medseven, ai prezzi correnti di mercato per operazioni analoghe.
La prima di queste due realtà è attiva nel settore della ventilazione meccanica, della nutrizione artificiale e in quelli delle cure palliative, psico-geriatriche e riabilitative, mentre la seconda opera nel comparto delle forniture e gestione di apparecchiature medicali.
Nel 2017 le due società, secondi player nel mercato polacco dell’assistenza domiciliare, hanno registrato un fatturato complessivo di circa 16,5 milioni, disponendo di un organico di 250 dipendenti e servendo oltre 3.000 pazienti, attraverso anche un ospedale di loro proprietà.
Strategia di crescita – Lo sviluppo nel settore biotech
Un altro settore dalle interessanti prospettive, afferma il Ceo, “è quello delle biotecnologie, che inizia già ad essere in parte break even e sta portando avanti il proprio percorso di crescita”.
E prosegue “ciò alla luce anche del recente ottenimento di una serie di permessi molto importanti rilasciati dall’Aifa relativi alla nuova cell factory di Diatheva, una delle nostre società biotech, situata a Fano. Cell factory che ha richiesto un investimento da parte nostra di 3-5 milioni di euro. Nel dettaglio attraverso la Diatheva, operiamo sia per conto proprio sia per conto terzi nella produzione di proteine ricombinanti, nella scoperta di farmaci e in parte nel campo dei kit diagnostici, utili per identificare alcuni tipi di batteri”.
Sempre in ambito biotech, spiega Fumagalli, “abbiamo rilevato l’anno scorso la maggioranza della già citata Personal Genomics, realtà attiva nella genomica. Nel dettaglio quest’ultima attività si occupa di sequenziamento del Dna in tutto o in parti per fini diagnostici. Inoltre grazie alla certificazione rilasciata dalla americana Nathera siamo ora autorizzati a realizzare in Italia un tipo di test innovativo e alternativo alla più invasiva amniocentesi.
Il business delle energie rinnovabili: le centrali idroelettriche
Il gruppo Sol, riporta il capo azienda, “è attivo anche nel settore delle energie rinnovabili con 15 centrali idroelettriche situate nei Balcani”.
“L’energia prodotta viene in parte utilizzata per le nostre attività e in parte venduta a terzi”.
E anche in questo campo, conclude sull’argomento l’Ad, siamo sempre alla ricerca di nuove opportunità.”
I conti del 2017
Nel 2017 il gruppo ha realizzato ricavi pari a 756,8 milioni, in progresso del 7,6% su base annua, di cui il 2,4% da un effetto perimetro e il 5,2% da crescita organica.
La performance è positiva sia all’estero (54% del totale), dove le vendite sono aumentate del 9,8%, che in Italia, in cui si rilevano ricavi in progresso del 5,1%.
Relativamente invece alle due aree di attività, la divisione Gas Tecnici riporta un fatturato in crescita del 7,3%, mentre l’Assistenza Medicale a Domicilio, ha segnato un aumento del 7,9%.
Sostanzialmente stabile l’Ebitda, pari a 167,2 milioni (-0,2%), con il relativo margine passato dal 23,8% al 22,1%.
Tale flessione della redditività, spiega l’Ad, “è imputabile ad alcuni fattori. Uno di questi è la siccità, la più grave degli ultimi 80 anni, che ha caratterizzato il 2017 e che ha impattato sulle nostre centrali idroelettriche, determinando un calo di 1,5 milioni in termini di Ebitda.
Un altro problema, prosegue l’Ad, “è legato a 3-4 guasti che hanno interessato i nostri stabilimenti o stabilimenti vicini ad essi, che forniscono a Sol le materie prime. Pertanto le conseguenti difficoltà di approvvigionamento hanno implicato la necessità di acquistare le stesse materie ma a prezzi più elevati.
Tutto ciò si è riflesso a livello di utile netto, che ha segnato una contrazione dell’8,8% a 40,2 milioni.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 254,6 milioni, in aumento di 23,2 milioni rispetto a fine 2016.
Le attese sul 2018 e lo scenario futuro
Per l’intero 2018, afferma Fumagalli, “ci aspettiamo, in assenza di elementi, non ricorrenti, un proseguimento della crescita, con uno sviluppo del fatturato tra il 7 e 10% e con una marginalità che dovrebbe superiore a quello dello scorso anno.”
Interessanti prospettive per quanto riguarda lo scenario futuro sono legate alla realizzazione di un nuovo forno nell’accaieria Aferpi di Piombino.
Società quest’ultima entrata nel mirino del colosso indiano dell’acciaio Jindall, e per la quale Sol potrà svolgere il ruolo di fornitore.
L’andamento del fatturato nel primo trimestre 2018
La dinamica positiva che dovrebbe interessare l’intero 2018 trova già sostegno nell’andamento dei primi tre mesi di quest’anno.
Periodo nel quale il gruppo monzese ha contabilizzato un fatturato pari a 203,1 milioni, in progresso del 10,7% (di cui +2,9% per effetto perimetro e +7,8% di crescita organica) rispetto ai 183,5 milioni del corrispondente periodo del 2017.
Tale andamento ha beneficiato sia dello sviluppo delle vendite all’estero (+10,6% a 107,7 milioni), che dell’apporto di quelle realizzate in Italia (+10,8% a 95,3 milioni).
Nel dettaglio la divisione Gas Tecnici ha realizzato ricavi per 101,8 milioni, in progresso del 13,7%, mentre la divisione Assistenza Medicale a domicilio, attiva attraverso Vivisol, ha registrato vendite pari a 101,3 milioni, in crescita del 7,8%.
Borsa – Un’ottima performance sostenuta dai fondamentali
Sol ha chiuso la seduta di venerdì scorso con un rialzo dell’1,8% a 11,34 euro.
Nelle ultime 52 settimane l’azione ha registrato un rialzo di oltre il 6% sovraperformando il Ftse Italia Mid Cap, che nello stesso periodo è salito del 3%.
Ricordiamo che il titolo del gruppo monzese, entrato tra l’altro a far parte ufficialmente di suddetto indice a metà dello scorso mese di marzo, festeggia quest’anno il 20° anniversario dell’ingresso a Piazza Affari.
E a tal proposito si evidenzia che da inizio quotazione, avvenuta nel luglio del 1998, il titolo ha segnato una performance di oltre il 210% toccando inoltre recentemente nuovi massimi storici, come l’ultimo registrato lo scorso 13 marzo a 12,38 euro.
Una dinamica positiva, sostenuta anche da un incremento dei volumi, che esprime l’apprezzamento della Borsa nei confronti del solido e costante trend di crescita intrapreso dalla multinazionale monzese.