Cerved punta ad espandersi all’estero per rafforzare il suo percorso di crescita, in particolare nel mercato degli Npl in Grecia.
Andrea Mignanelli, Ceo della controllata Cerved Credit Management, durante l’Investor Day per la presentazione del nuovo piano industriale 2018/20 tenutosi ieri a Londra, ha sottolineato alla stampa che nel Paese ellenico “il mercato degli Npl si sta finalmente muovendo, la situazione è simile a quella italiana 5 anni fa, quindi intendiamo esportare la nostra esperienza e il nostro business model in Grecia che è un mercato che offre grandi opportunità. È un progetto che prendiamo molto sul serio”.
Nel credit management, ha precisato il manager, il gruppo ha asset in gestione pari a 50,7 miliardi, di cui 38,7 miliardi riferiti e crediti deteriorati e 12 miliardi a crediti in bonis, a cui si aggiungeranno 1,9 miliardi di Gacs che attendono le necessarie autorizzazioni.
Infine, Mignanelli ha affrontato anche la questione relativa al potenziale impatto derivante da quanto previsto nel contratto di governo tra M5S e Lega in materia di credito, affermando: “Non possiamo immaginare come i debitori possano essere maggiormente protetti. E’ soltanto politica, non c’è un background tecnico”.
Sempre durante l’Investor Day Marco Nespolo, Ad di Cerved Group, ha fornito le previsioni nell’arco di piano per le tre aree di business del gruppo: “una cifra singola bassa nel segmento del credit information-bank, mid single digit nel credit information-corporate, una singola cifra alta nelle marketing solutions, una doppia cifra bassa nel credit management”.
Nespolo ha poi aggiunto di voler individuare “una quarta gamba” da affiancare alle tre aree d’affari già esistenti, sottolineando di “stare cercando business di grande qualità con marginalità alte, buona generazione di cassa e sinergie di lungo termine”.
Intorno alle 12:20 a Piazza Affari il titolo lascia sul terreno l’1% a 9,12 euro, dopo il rosso di oltre il 3% riportato nella seduta precedente dopo la presentazione del piano strategico.