Giornata volatile per le Borse europee, che beneficiano dell’avvio positivo di Wall Street e intorno alle 16:00 si attestano in territorio pienamente positivo. Il Ftse Mib avanza dell’1,1%, pressoché in linea con il Dax di Francoforte (+1,2%), il Cac 40 di Parigi (+1,3%) e il Ftse 100 di Londra (+1,1%) mentre l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) resta più arretrato. Oltreoceano gli indici americani avanzano di circa mezzo punto percentuale.
Dopo l’incertezza delle ultime sedute sembra tornare una parziale fiducia tra gli investitori, che accolgono con speranza le ultimi indiscrezioni sullo scontro commerciale Usa-Cina. L’amministrazione Trump, infatti, sarebbe disposta ad adottare un approccio meno rigido di quanto anticipato nei giorni scorsi sulle restrizioni agli investimenti cinesi nel settore tecnologico, evitando di ricorrere ad una legge del 1977 in grado di conferire al presidente poteri extra in tema di commercio. Da sottolineare inoltre il monito di Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, che ha sottolineato come lo scontro possa rappresentare un rischio per l’economia.
Restano ben intonate le quotazioni del petrolio, dopo la minaccia statunitense di colpire con sanzioni chi non sospenderà le importazioni di petrolio iraniano entro il 4 novembre. La misura, volta a ridurre ulteriormente l’export di Teheran, ha permesso a Wti e Brent di risalire rispettivamente a 71,7 e 77,1 dollari al barile, sostenuti anche dalle incertezze sull’output libico.
Sul Forex il dollaro recupera terreno sull’euro, riavvicinando il cambio EUR/USD a quota 1,16, e sullo yen, risalendo a 110,4. Sul fronte macro, si segnala l’andamento divergente dei dati sulla fiducia dei consumatori in Francia, in calo, e In Italia, oltre le attese. Negli Usa a maggio gli ordini di beni durevoli sono diminuiti meno del previsto, mentre le scorte all’ingrosso sono aumentate oltre le stime.
Acquisti diffusi sull’obbligazionario in Europa, con il rendimento del Btp che si riduce al 2,8% contraendo lo spread con il Bund a 247 punti base.
A Piazza Affari proseguono gli acquisti sui petroliferi, sostenuti dal rally del greggio, con SAIPEM a +5,5, TENARIS a +6% ed ENI a +3,2 per cento.
In luce anche PRYSMIAN (+3,6%), TERNA (+3%) e CNH (+2,6%), mentre restano sottotono le banche con MEDIOBANCA (-1,1%), UBI (-1,7%), BANCO BPM (-2,3%), BPER (-1,7%) e UNICREDIT (-1,7%) in fondo al Ftse Mib insieme a BANCA GENERALI (-2,7%).