Mercati – Milano chiude a +0,6%, petroliferi in luce in scia a rally greggio

Giornata volatile per le Borse europee, che hanno beneficiato dell’avvio positivo di Wall Street per riportarsi in territorio positivo e chiudere in rialzo. Il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso dello 0,6% a 21.557 punti, pressoché in linea con il Dax di Francoforte (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,9%) e il Ftse 100 di Londra (+1,1%), mentre l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) rimane più arretrato. Oltreoceano gli indici americani mostrano variazioni contrastanti, con il Dow Jones a +0,5% e il Nasdaq sotto la parità.

Dopo l’incertezza delle ultime sedute sembra essere tornata un po’ di fiducia tra gli investitori, grazie alle ultime indiscrezioni sullo scontro commerciale Usa-Cina. L’amministrazione Trump, infatti, sarebbe disposta ad adottare un approccio meno rigido di quanto anticipato nei giorni scorsi nelle restrizioni agli investimenti tecnologici cinesi, evitando di ricorrere a una legge del 1977 in grado di conferire al presidente poteri extra in tema di commercio. Da evidenziare inoltre il monito di Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, che ha sottolineato come lo scontro possa rappresentare un rischio per l’economia.

Restano ben intonate le quotazioni del petrolio, dopo la minaccia statunitense di colpire con sanzioni chi non sospenderà le importazioni di petrolio iraniano entro il 4 novembre. La misura, volta a ridurre ulteriormente l’export di Teheran, ha permesso a Wti e Brent di risalire rispettivamente a 72,9 e 77,7 dollari al barile, sostenuti anche dal calo delle scorte settimanali Usa, dai problemi all’impianto canadese di Syncrude e dalle incertezze sull’output libico.

Sul Forex il dollaro recupera terreno sull’euro, riavvicinando il cambio EUR/USD sotto quota 1,16, e sullo yen, risalendo a 110,3. Ad appesantire la moneta unica contribuisce il mancato accordo del governo tedesco sulla questione migranti, che sarà al centro anche del Consiglio Europeo al via domani.

Acquisti diffusi sull’obbligazionario in Europa, con il rendimento del Btp che si riduce al 2,8%, contraendo lo spread con il Bund a 247 punti base.

Sul fronte macro, si segnala l’andamento divergente dei dati sulla fiducia dei consumatori in Francia, in calo, e in Italia, oltre le attese. Negli Usa a maggio gli ordini di beni durevoli sono diminuiti meno del previsto, mentre le scorte all’ingrosso sono aumentate oltre le stime.

A Piazza Affari brillano i petroliferi, sostenuti dal rally del greggio, con SAIPEM a +5,3%, TENARIS a +5,1% ed ENI a +2,8 per cento.

In luce anche CNH (+2,8%) e UNIPOLSAI (+2,6%), mentre chiudono sottotono le banche con UBI (-2,2%), UNICREDIT (-1,8%), BANCO BPM (-1,8%), MEDIOBANCA (-1,5%), INTESA SANPAOLO (-1,5%) e BPER (-1,4%). in fondo al Ftse Mib BANCA GENERALI (-3,2%).