Rimbalza, aiutato dalla risalita del prezzo dell’oro nero, il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che avanza dello 0,9 per cento, sovraperformando il corrispondente indice europeo (flat).
Seduta di pausa dalle vendite per la maggior parte degli Eurolistini, che rimbalzano leggermente dopo i forti ribassi di lunedì, fra i quali il Ftse Mib segna un incremento di 0,3 punti percentuali.
Come detto, risalgono i futures sul petrolio, con il Wti che poco dopo la chiusura scambiava a 69,2 $/bl (+1,7%) e il Brent a 75,3 $/bl (+0,8%), sostenuti dalle nuove incertezze sull’output libico.
Il generale Haftar, dopo aver ripreso il controllo nella scorsa settimana su alcuni terminal persi, ha infatti annunciato che il loro funzionamento e il loro output sarà governato dalle autorità Bengasi e non dagli organismi riconosciuti di Tripoli.
In senso opposto vanno invece le voci secondo cui l’Arabia Saudita sarebbe pronta a pompare nel mese di luglio l’ammontare record di 10,8 milioni di barili/giorno sul mercato.
Tornando all’azionario, svetta tra le big Eni con un rialzo di un punto percentuale. Il cane a sei zampe ha annunciato l’avvio dello studio con INA di una possibile interconnessione tra Italia e Croazia per il trasporto di gas naturale.
In progresso anche Tenaris (+0,4%) mentre Saipem chiude invariata rispetto alla seduta precedente.
Andamento opposto invece per le due Mid Cap Maire Tecnimont (+0,9%) e Saras (-0,6%).
Infine, decisi ribassi per le società a minore capitalizzazione d’Amico (-2,5%) e Gas Plus (-2,2%).