Dopo aver raggiunto lo scorso 15 giugno il nuovo massimo storico a 129,5 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo di Maranello hanno avviato un deciso movimento discendente, testando oggi l’importante media mobile a 50 sedute, attualmente passante a quota 113,46 euro. Un movimento che, comunque, deve essere inquadrato all’interno di un impetuoso trend rialzista di lungo e medio periodo.
In un’ottica di breve termine, l’eventuale cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo supporto dinamico potrebbe favorire l’ulteriore aumento della pressione dei venditori sui corsi delle azioni Ferrari con possibile raggiungimento del supporto statico posizionato a 111,15. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Sergio Marchionne potrebbero mettere nel mirino un primo obiettivo di breve periodo a 109,1 euro, al di sotto del quale il successivo target ribassista è individuabile a 106,75 euro.
Lo scenario negativo appena delineato per i corsi delle azioni Ferrari potrebbe essere accantonato nel caso di ritorno delle quotazioni dei titoli in esame sopra la prima resistenza statica posizionata a 118,35 euro dato che il conseguente miglioramento del quadro grafico di breve (neutrale dal precedente ribassista) potrebbe consentire un allungo in direzione della successiva barriera a 121,70 euro. L’eventuale superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa resistenza statica potrebbe aprire la strada a un primo obiettivo rialzista a 124,25 euro ed eventualmente a un secondo posizionabile a quota 127,60 euro.
La performance da inizio 2018 dei titoli Ferrari è pari al +31,5%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 16 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 16,49 euro, con un potenziale ribassista del 3,3 per cento.
Prezzo di riferimento: 115 euro
+11% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 127,60 euro;
+8,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 124,25 euro;
+5,8% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 121,70 euro;
+2,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 118,35 euro;
-1,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 113,46 euro;
-3,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 111,15 euro;
-5,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 109,10 euro;
-7,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 106,75 euro.