Ancora vendite sul titolo del Biscione che, intorno slle 10.15 perde il 4,01% scambiando a 2,63 euro. Una performance inferiore sia rispetto all’indice settoriale di riferimento (-2,34%) sia rispetto a Piazza Affari (-1,7%).
Non si placa il crollo inziato venerdì scorso quando gli analisti di Morgan Stanley avevano tagliato il rating sul titolo ad underweight da equal-weight, portando il target price a 2 da 3,8 euro. Il broker aveva annunciato l’adozione di una view negativa a livello di settore a causa dello spostamento degli investimenti pubblicitari sulle piattaforme non tv, come fenomeno strutturale che si sta già manifestando oltreoceano.
La penetrazione di Netflix e Amazon, anche nel vecchio continente, manterrà sostanzialmente stabili i ricavi pubblicitari, con conseguente crollo di circa il 40% degli Eps delle reti europee dei network tv nei prossimi cinque anni.
In scia alle prospettive presentate dagli analisti americani anche le ultime affermazioni del ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in un post del Blog delle Stelle dal titolo “Le tv tradizionali hanno i giorni contati, ma la prossima Netflix può essere italiana”. Di Maio invita esplicitamente Rai e Mediaset ad avviare un processo di rinnovamento il cui “primo passo è la fine della lottizzazione da un lato e la pretesa di avere editori puri dall’altro”.