Giornata debole fin qui per le Borse internazionali. Le vendite sulle Piazze asiatiche hanno trovato seguito nella mattinata dei listini europei e anche i futures di Wall Street viaggiano in ribasso di circa mezzo punto percentuale.
Intorno alle 11:50 il Ftse Mib di Milano cede l’1,2%, sottoperformando il Dax di Francoforte (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1%).
Dopo un primo semestre archiviato complessivamente in negativo l’equity continua a soffrire le tensioni internazionali legate al commercio, nella settimana che porterà all’entrata in vigore dei dazi tra Stati Uniti e Cina.
In Europa, inoltre, continua a tenere banco il tema dei migranti, causa di incertezza politica soprattutto in Germania. Lo scontro fra Angela Merkel e il leader della Csu Horst Seehofer, favorevole ad una linea più dura, frena l’euro in area 1,165 dollari. In calo anche lo yuan, che scivola a quota 6,658 nei confronti del biglietto verde.
La moneta unica risente in parte pure dei dati di giugno sulla crescita del settore manifatturiero, con il relativo indice Pmi di Markit dell’Eurozona al minimo da un anno e mezzo (55,5 punti). Da segnalare anche il parziale rallentamento del settore manifatturiero cinese, che nell’ultimo mese si è confrontato con un aumento dei prezzi input e a una discesa degli ordini dall’estero, in un contesto di tensioni crescenti con gli Stati Uniti sulla politica commerciale.
Per quanto riguarda l’Italia il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente al 10,7% a maggio mentre il settore manifatturiero ha fatto segnare un’accelerazione.
Sull’obbligazionario torna ad ampliarsi lo spread Btp-Bund, in area 242 punti base, con il rendimento del Btp decennale in risalita al 2,73 per cento.
Tra le materie prime calano leggermente le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 73,8 e 78,5 dollari al barile, dopo che Trump ha chiesto all’Arabia Saudita di aumentare la produzione. Oro ancora in prossimità dei minimi da inizio anno, a 1.249 dollari l’oncia.
Tornando a Piazza Affari, i segni rossi investono la quasi totalità del Ftse Mib, con l’eccezione di MONCLER (+1,5%) dopo l’upgrade a ‘Buy’ di Bank of America Merrill Lynch. In lieve rialzo anche POSTE ITALIANE (+0,5%) mentre dall’altra parte del listino spicca il calo di RECORDATI (-14,3%), che ha annunciato la cessione della quota di maggioranza al fondo di private equity Cvc per 28 euro per azione, con un forte sconto rispetto ai 34 euro della chiusura di venerdì. Ancora in deciso ribasso MEDIASET (-4,6%) sull’onda lunga del report di Morgan Stanley, e i bancari con perdite fino al 2 per cento.