ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un calo del 2,6% e nettamente al di sotto dell’omologo europeo (-0,7%), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-2,8%) e sotto-performando di oltre un punto percentuale il Ftse Mib (-1,2%). Quest’ultimo, nella prima parte della settimana, è stato penalizzato dalle posizioni contrastanti tra Italia e Unione Europea su diverse tematiche, a cominciare da quella dell’immigrazione, riguardo alla quale è stata trovata un’intesa di base lo scorso giovedì che ha consentito in parte di risalire. Inoltre, hanno impattato anche gli scontri commerciali internazionali tra gli Stati Uniti e i maggiori partner.
L’ottava negativa del settore creditizio si è riflessa sui titoli dell’asset management, con la sola Fineco in controtendenza (+0,2%). Il comparto ha risentito anche dei dati negativi sulla raccolta netta di maggio messi in luce da Assogestioni, con il mese che visto deflussi per 6,9 miliardi. Pesante Anima (-6%), nonostante il closing dell’acquisizione dei mandati di gestione in delega degli attivi assicurativi da Banco Bpm.
Vendite su Exor (-1,8%), che si è mossa in scia alla performance in ribasso delle principali controllate quotate.
In rosso anche Poste Italiane (-2,4%), che a breve definirà una short list in vista della scelta del partner nell’Rc auto.
Nel Mid Cap tra titoli legati alla gestione degli Npl prese di beneficio su Banca Ifis (-7,7%) dopo il recupero effettuato nell’ultimo mese, con la banca che il 1° luglio darà avvio a Ifis Npl. Bene doBank (+1,1%), che prosegue il rally pre e post presentazione del piano strategico. Lettera su Cerved (-3,1%), nella settimana della divulgazione del nuovo piano industriale 2018-2020 che prevede un Ebitda adjusted in crescita ad un Cagr tra il 5% e l’8,5 per cento. Inoltre, il gruppo milanese punta a fare il suo ingresso nel mercato greco degli Npl.
Tra le Small Cap balzo di Banca Intermobiliare (+11%), a poco più di una settmana dalla conclusione dell’Opa totalitaria lanciata dal neo azionista di maggioranza, il fondo inglese Attestor, che non è riuscito a superare la soglia del 90 per cento. Risultato poi confermato anche in via definitiva.
In evidenza DeA Capital (+0,9%), la cui controllata DeA Capital Real Estate ha ottenuto un nuovo incarico di gestione e ha acquisito un immobile per 17 milioni.
Arretra Banca Sistema (-3,1%), nonostante abbia ricevuto i rating per i titoli senior e mezzanine emessi nell’ambito della cartolarizzazione di prestiti contro cessione del quinto (CQ), “Quinto Sistema Sec. 2017”.