Oggi scade il termine entro il quale gli azionisti della società di distribuzione elettrica paulista devono vendere le azioni residue a Enel Sudeste, la controllata brasiliana del gruppo guidato da Francesco Starace che ha portato avanti l’Opa. Nel frattempo, la partecipazione del colosso elettrico italiano è passata al 76,2% del capitale di Eletropaulo dal precedente 73,4% e potrebbe salire fin sopra l’85 per cento.
Ad anticipare la possibile nuova mossa di Enel sul fronte brasiliano un articolo pubblicato questa mattina dal quotidiano “MF”, in cui si conferma che sono state liberate dal vincolo di garanzia anche le azioni in mano al governo di Brasilia. Nel dettaglio, il Conselho do Programma de Parcerias de Investimentos ha dato il proprio parere positivo alla vendita di 2.095.644 azioni Eletropaulo, corrispondenti a una quota dell’1,2% e in possesso di Eletrobras Participações, con il controvalore della partecipazione di circa 80 milioni di reais (circa 18 milioni di euro).
L’alienazione di queste azioni fa seguito alla decreto firmato dal presidente Michel Temer e pubblicato due settimane fa sul Diário Oficial da União, la Gazzetta ufficiale brasiliana, che ha stabilito la liberazione dal vincolo di garanzia di 13.342.642 azioni Eletropaulo. Una quota corrispondente al 7,97% del capitale della società paulista, in mano allo Stato brasiliano e inserita nell’elenco delle partecipazioni pubbliche vendibili.
Al prezzo offerto in sede di Opa pari a 45,22 reais, l’acquisizione di questa partecipazione richiederebbe a Enel un esborso aggiuntivo di 603,3 milioni di reais (137 milioni di euro), rispetto ai circa 5,5 miliardi di reais (1,27 miliardi di euro) e agli almeno 1,5 miliardi di reais (343 milioni di euro) stimati per l’aumento di capitale di Eletropaulo.
E su quest’ultima operazione, la controllata brasiliana del colosso elettrico italiano ha siglato un’intesa con Eletropaulo per un versamento di un acconto a quest’ultima di 900 milioni di reais (197,6 milioni di euro).