Intred, operatore di telecomunicazioni con un’importante presenza in Lombardia, in particolare nella Provincia di Brescia, specializzato nella connettività delle reti in banda ultra-larga, banda larga, wireless, telefonia fissa, servizi cloud e accessori correlati, per clienti Business e Retail, ha presentato a Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione funzionale alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie sull’AIM Italia che è prevista per metà luglio.
La società intende utilizzare i proventi derivanti dall’offerta globale, per un controvalore massimo pari ad 10 milioni, per finanziare il percorso di ulteriore crescita sia per linee interne, attraverso investimenti in infrastruttura, sia per linee esterne.
La forchetta di prezzo è stata fissata tra un minimo e un massimo di 2,27 e 2,80 euro per azione; la capitalizzazione pre-money della società sarà compresa tra 26 e 32 milioni. Ai dipendenti verrà riservato uno sconto massimo del 10% fermo restando il prezzo minimo di sottoscrizione di 2,27 euro ad azione.
Gli azionisti della società hanno destinato fino al 15% delle azioni ordinarie possedute pre-IPO al servizio di un meccanismo di Price Adjustment Share qualora non venga raggiunto da Intred la soglia di risultato relativa all’Ebitda per l’anno 2018: 6,5 milioni (Ebitda target 2018).
Gli azionisti di Intred hanno infine concesso ai Joint Global Coordinator una opzione per l’acquisto di azioni ordinarie fino ad 1 milione al prezzo di collocamento, corrispondente a circa il 10% dell’offerta globale (c.d. opzione Greenshoe). Tale opzione potrà essere esercitata, in tutto o in parte, entro 30 giorni successivi alla data di inizio delle negoziazioni. Nell’ipotesi di integrale esercizio dell’opzione Greenshoe e del meccanismo di Price Adjustment Share il flottante sarà fino al 34% circa.
Il 2017 è stato un anno decisamente positivo per Intred che ha visto crescere tutti i principali indicatori economici. Il valore della produzione è aumentato del 24,4% rispetto al 2016, raggiungendo quota 14,8 milioni.
Gli investimenti in rete proprietaria hanno permesso la significativa crescita su base annua nel 2017 sia dell’Ebitda (+42,5%) sia dell’Ebit (+45,8%) rispettivamente di 5,7 milioni e 3,5 milioni, con un aumento della marginalità reddituale per entrambi gli indicatori. L’Ebitda margin è salito, infatti, dal 33,9% del 2016 al 38,5% del 2017 e l’Ebit margin dal 20,0% del 2016 al a 23,9% del 2017; la maggior crescita dell’Ebit è dovuta alla più elevata marginalità del fatturato incrementale, a fronte dei principali investimenti effettuati in anni precedenti.
L’utile netto del 2017 ha mostrato un incremento del 56,3% circa a 2,5 milioni; il patrimonio netto si attesta ad un valore superiore a 9 milioni per effetto della costante capitalizzazione degli utili realizzati. La posizione finanziaria netta ammonta a 4,1 milioni al 31 dicembre del 2017.
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