Il Ftse Italia Banche chiude con un moderato progresso dello 0,3% e in linea all’analogo europeo (+0,7%), contribuendo a limitare le perdite del Ftse Mib (-0,4%). Gli investitori mantengono un atteggiamento di cautela in attesa delle prime mosse concrete del nuovo esecutivo dopo una serie di proclami da parte dei principali membri, oltre che dell’evolversi dei (difficili) rapporti commerciali tra gli Stati Uniti e i principali partner.
In tale contesto lo spread Btp-Bund si è mantenuto stabile nell’intorno dei 235 punti base, tenendo a galla il comparto bancario. In merito a quest’ultimo, si segnala che il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha ufficializzato la richiesta di proroga delle Gacs per sei messi alla Commissione Europea.
Seduta nel complesso positiva per i titoli del listino principale, tra i quali spiccano Banco Bpm (+1,1%), sostenuto dall’accelerazione nel de-risking, e Intesa Sanpaolo (+0,5%), che ha collocato con successo un covered bond a 1 miliardo e che vorrebbe aprire una filiale in Australia.
Nuovo stop per Mps (-1%), che nel frattempo continua a implementare la strategia volta a ridurre i crediti deteriorati concentrandosi sugli Utp e i crediti in leasing.
Leggero calo per Credem (-0,3%), mentre Popolare Sondrio (+0,2%) rafforza il guadagno della seduta precedente, mentre si avvicina il primo pronunciamento del Consiglio di Stato sulla riforma delle popolari. Prosegue il momento poco felice di Creval (-0,7%).
Tra le Small Cap ancora in luce Carige (+2,4%) dopo il rally di martedì, con l’Ad Paolo Fiorentino che ha lanciato messaggi tranquillizzanti sulla governance e sulla gestione della banca. Prese di profitto, invece, su Banco Desio (-0,5%) dopo il buon rialzo di martedì.