Cerved risulta tra i servicer scelti dalla Sga (Società Gestione Attività), la società a controllo pubblico in cui sono confluiti i 17,7 miliardi di crediti problematici lordi delle ex banche venete attualmente in liquidazione, per gestire una parte degli stessi.
È quanto ha precisato alla stampa il Ceo Marco Nespolo a margine di un evento a Milano.
Secondo rumor di stampa, Sga avrebbe selezionato circa dodici servicer, soprattutto italiani, a cui affidare la gestione in outsourcing di una parte dei suddetti crediti deteriorati, pari a 5 miliardi.
Il manager, parlando sempre alla stampa, si è poi soffermato anche sulle attività di M&A, precisando che “stiamo lavorando su operazioni importanti. Abbiamo una pipeline significativa. Ci sono processi affollatissimi, ma il livello di ambizione è salito. Guardiamo anche a operazioni di game changing, ma non dobbiamo farlo per forza”. Le operazioni riguardano sia il core business sia attività di supporto, con un focus particolare su queste ultime.
Inoltre, Nespolo ha aggiunto che il gruppo nutre interesse per gli Npl in seno alle banche del credito cooperativo.
Intorno alle 14:30 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dell’1,6% a 9,15 euro, performance che sta consentendo alle azioni di azzerare quasi del tutto il rosso accumulato dalla divulgazione del piano industriale, avvenuta lo scorso 25 giugno.
Da quella data il titolo ha viaggiato sull’ottovolante, con pesanti cali seguiti da altrettanti repentini recuperi.