Mercati – Europa in rialzo alla vigilia dei dazi, a Milano (+1%) vola Fca (+5,8%)

Chiusura tonica per le Borse europee, mentre a Wall Street gli indici americani guadagnano all’incirca mezzo punto percentuale. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dell’1% a 21.914 punti, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (+1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,9%), mentre il Ftse 100 di Londra (+0,4%) termina più arretrato.

L’attenzione degli investitori resta focalizzata sul tema del protezionismo, alla viglia dell’entrata in vigore dei dazi americani su 34 miliardi di prodotti cinesi, a cui il Paese asiatico risponderà prontamente con tariffe di pari importo. Da monitorare anche i rapporti tra Usa e Ue, che starebbero cercando un accordo per evitare le imposizioni americane sulle auto europee, dinamica che oggi ha favorito gli acquisti sul comparto delle quattro ruote.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale in area 1,17, con la moneta unica sostenuta dalle indiscrezioni secondo cui alcuni membri della Bce vorrebbero anticipare il primo rialzo dei tassi, mentre il biglietto verde risente della stima Adp sotto le attese sul mercato del lavoro statunitense. Il settore privato, infatti, ha visto un incremento di 177 mila posti di lavoro a giugno contro i 190 mila previsti dal consensus.

In serata verranno divulgati i verbali relativi all’ultima riunione della Fed, sotto la lente degli investitori per cogliere eventuali cambiamenti nella visione dell’istituto centrale a stelle e strisce, mentre domani il Bureau of Labour statunitense pubblicherà il job report ufficiale di giugno.

Sul fronte macro si segnala anche la ripresa degli ordinativi industriali in Germania, mentre il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita del Pil tedesco per il 2018 al 2,2% dal precedente 2,5%, a causa dei rischi potenziali derivanti dal protezionismo, dall’hard Brexit e dalla riconsiderazione da parte degli investitori del debito sovrano dell’Eurozona. Per il 2019, invece, la previsione è stata alzata dal 2% al 2,1 per cento.

Tra le materie prime arretrano le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 73,2 e 77,8 dollari al barile dopo l’inatteso aumento delle scorte Usa evidenziato dai dati Eia, mentre l’oro torna a 1.258 dollari l’oncia.

In rialzo i rendimenti obbligazionari dei titoli di Stato sulla scadenza decennale, con il Btp che risale al 2,7% e lo spread con il Bund che si amplia a 240 punti base.

A Piazza Affari avanza FCA (+5,8%), sostenuta dal possibile accordo Usa-Ue sui dazi auto e dall’upgrade da ‘hold’ a ‘buy’ di Jefferies. Acquisti pure su STM (+3%) e su GENERALI (+2,3%), che ha avviato la cessione della quota di maggioranza di Generali Leben a Viridium, società tedesca specializzata nella gestione dei portafogli vita controllata dal fondo di private equity Cinven (80%) e dal riassicuratore teutonico Hannover Re (20%). La transazione dovrebbe comportare un introito complessivo di circa 1,9 miliardi.

In ribasso invece i titoli della moda, MONCLER (-2,1) e FERRAGAMO (-1,6%), in coda al Ftse Mib.