Il Tar del Lazio ha confermato la sospensione della sanzione a Tim da 74,3 milioni in merito alla mancata comunicazione sulla presenza di Vivendi nel capitale alla Presidenza del Consiglio, che ha fatto scattare i poteri speciali (Golden Power) in merito.
Il tribunale amministrativo ha confermato la decisione presa a giugno con decreto del presidente della prima sezione. Ora si attende la decisione di merito; l’udienza è stata fissata per l’8 maggio 2019.
Si ricorda che la sanzione corrisponde all’1% del fatturato cumulato di Telecom Italia e Vivendi in relazione agli asset rilevanti nel settore telecomunicazioni.
Il Tar, “salva la necessità di approfondire nella successiva fase di merito, la cui udienza pubblica si fissa con la presente ordinanza, tutte le complesse e nuove questioni di diritto dedotte”, ha ritenuto che “l’invocata tutela cautelare di sospensione può essere accordata, in quanto legata alla spontanea prestazione da parte della società ricorrente e in favore dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato di una cauzione di importo pari a quello della sanzione irrogata, come risulta dalla documentazione depositata in giudizio, contemperando in tal modo le esigenze di parte ricorrente e resistente”.