All’interno di un quadro grafico neutrale nel breve periodo, il movimento rialzista avviato a fine giugno ha consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo del risparmio gestito di ritornare a ridosso della resistenza statica posizionata a 22,54 euro.
Il superamento di questo livello, confermato in chiusura di seduta, potrebbe rappresentare per i corsi delle azioni Banca Generali un segnale decisamente positivo dato che il miglioramento del quadro grafico, a rialzista dal precedente neutrale, potrebbe consentire un rapido allungo in direzione di quota 23,08 euro. Soltanto la rottura al rialzo di questa nuova resistenza potrebbe permettere alle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Gian Maria Mossa di mettere nel mirino un primo obiettivo posizionabile a 23,60 euro e un secondo a quota 24,02 euro.
Lo scenario positivo appena delineato per i corsi delle azioni Banca Generali potrebbe essere messo a rischio dal cedimento del supporto statico posizionato a 21,68 euro dato che la ripresa della fase laterale potrebbe implicare una nuova discesa verso il successivo
supporto a quota 21,10 euro. Al di sotto di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo milanese potrebbero scivolare a 20,54 euro prima e a quota 19,91 euro in seguito.
La performance da inizio 2018 dei titoli Banca Generali è pari al -21,2%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 30,48 euro, con un potenziale rialzista del 39,5 per cento.
Prezzo di riferimento: 21,85 euro
+9,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 24,02 euro;
+8,0 % è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 23,60 euro;
+5,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 23,08 euro;
+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 22,54 euro;
-0,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 21,68 euro;
-3,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 21,1 euro;
-6,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 20,54 euro;
-8,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 19,91 euro.