Banche – Denaro sul settore (+0,9%), pimpante Banco Bpm (+2%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dello 0,9% e in linea all’analogo europeo (+1,5%), supportando anche il Ftse Mib (+1%). Quest’ultimo è stato sostenuto anche dalla possibilità che Stati Uniti e Unione Europea possano arrivare ad un accordo per evitare l’imposizione di dazi da parte americana sulle importazioni di auto dal Vecchio Continente, allentando così le tensioni commerciali.

In tale scenario lo spread Btp-Bund si è risalito di poco verso i 240 punti base, non impattando significativamente sul comparto bancario. Quest’ultimo ha beneficiato anche dell’ufficialità arrivata dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sulla richiesta notificata alla Commissione Europea di una proroga di sei mesi delle garanzie pubbliche (Gacs) sui titoli senior emessi nell’ambito delle cartolarizzazione degli Npl.

Bene i titoli del listino principale, tra i quali spicca Banco Bpm (+2%), che beneficia dell’ottimo lavoro svolto per ridurre lo stock di crediti deteriorati, e Intesa Sanpaolo (+1,3%), che ha collocato con successo un covered bond a 1 miliardo e che punta ad effettuare nel 2018 erogazioni di credito a medio/lungo termine in linea o superiori a quelle del 2017.

Riprende fiato Mps (+0,9%), con il ministro del Tesoro, Giovanni Tria, che ha apposto la firma al decreto che concede il via libera alla garanzia pubblica (Gacs) relativa ai titoli senior emessi nell’ambito della maxi-cartolarizzazione di 24,1 miliardi di Npl.

Toniche Credem (+2,1%) che da poco rinnovato la partnership nella bancassurance con Reale Mutua, e Popolare Sondrio (+1,7%), che prosegue il suo buon momento in attesa del primo pronunciamento del Consiglio di Stato sulla riforma delle popolari previsto per la settimana prossima. Tenta un rimbalzo Creval (+1,4%), reduce da alcune sedute negative.

Tra le Small Cap frena Carige (-1,1%), dopo il rally degli ultimi giorni in scia ai messaggi rassicuranti arrivati dall’Ad Paolo Fiorentino sulla governance e sulla gestione della banca. Si mette in luce Banca Profilo (+2,3%), che nei giorni scorsi tramite la controllata svizzera ha perfezionato l’acquisto di Dynagest.