Ubi si appresta ad accelerare nel de-risking avviando la cessione, attraverso una cartolarizzazione con ricorso alla garanzia pubblica (Gacs), di un portafoglio costituito da 3 miliardi di Npl.
È quanto riportano rumor di stampa, secondo i quali la prossima settimana suddetti crediti problematici dovrebbero confluire in un veicolo costituito ad hoc. Il collocamento dei titoli emessi nell’ambito dell’operazione dovrebbe avvenire a settembre, previo l’ottenimento dei rating necessari da parte delle agenzie. La concessione della Gacs è attesa entro l’estate.
La posizione ufficiale dell’istituto, che non ha precisato l’ammontare da dismettere, è quella comunicata nella nota rilasciata sui conti 2017, dove si annunciava che “è stata deliberata la vendita nel corso dei prossimi 3 anni di un pacchetto significativo di crediti deteriorati al fine di accelerare il raggiungimento di un ratio di crediti deteriorati lordi inferiore al 10% a cavallo tra il 2019 e il 2020, in funzione delle condizioni di mercato”.
La cessione della prima tranche dovrebbe concludersi entro il terzo trimestre 2018. “Siamo perfettamente nei tempi, tutto assolutamente regolare. Siamo nel processo di perfezionamento e stiamo per iniziare gli altri aspetti, ma non siamo ancora alla negoziazione pura”, aveva sottolineato nelle scorse settimane il consigliere delegato Victor Massiah.
Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dell’1% a 3,38 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,3 per cento.