Ottava negativa per il settore salute il cui indice ha evidenziato -5,8% sottoperformando sia il corrispondente europeo (+1,3%) sia il Ftse Mib (+1,4%).
Andamento quest’ultimo in una settimana nella quale l’attenzione degli investitori è rimasta ancora focalizzata sullo scontro commerciale tra Cina e Stati Uniti. Ricordiamo che venerdì scorso sono stati introdotti i nuovi dazi da parte dell’amministrazione Trump per 34 miliardi di dollari su prodotti provenienti dal paese asiatico, che ha a sua volta replicato con tariffe su prodotti Usa di pari importo.
Forte calo del titolo Recordati (-12% a 29,96 euro), sui cui si riporta che gli azionisti di Fimei, il veicolo finanziario che detiene circa il 51,8% delle azioni del gruppo farmaceutico milanese, hanno annunciato che è stato raggiunto un accordo per cedere la loro intera partecipazione a un consorzio di fondi di investimento controllato da CVC Capital Partners. Il corrispettivo dell’operazione è di circa 3 miliardi, che implica un prezzo di 28 euro per ciascuna azione di Recordati. Allo stesso prezzo CVC dovrà lanciare un’Opa totalitaria sul gruppo milanese, dopo il perfezionamento dell’operazione, atteso per l’ultimo trimestre di quest’anno.
Tra le Mid Cap la migliore è stata Sol (+7,2%). Poco mossa invece BB Biotech (+0,2%) in relazione alla quale si segnala che nella settimana che si è chiusa lo scorso 29 giugno le vendite del farmaco Revlimid di Celgene sono cresciute del 5,2 per cento. Si ricorda che al 31 marzo 2018 la società rappresentava il 7,7% delle partecipazioni in portafoglio della holding svizzera.
Vendite invece su Diasorin (-1,7%) che ha comunicato di aver acquistato lo scorso 2 luglio 12.124 azioni proprie per un corrispettivo totale di circa 1,2 milioni. Grazie a tale operazione la società ha positivamente concluso il programma di acquisto di 675mila azioni, pari all’1,206% del capitale sociale, da destinare al servizio del piano di incentivazione azionario denominato “Piano di Stock Option 2018 – Diasorin S.p.A”.
Infine tra le Small ha fatto meglio Pierrel (+0,8%) la quale ha riportato che Fin Posillipo e Bootes hanno accettato la proposta della società, annunciata lo scorso 28 giugno, relativa alla modifica della convenzione accessoria al piano di risanamento sottoscritta lo scorso 11 ottobre tra la società e la controllata Pierrel Pharma, da una parte, e i suddetti azionisti rilevanti, dall’altra. Convenzione già parzialmente modificata lo scorso 29 dicembre. Inoltre la società ha comunicato che l’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 maggio 2018 è risultato pari a oltre 12 milioni, in aumento di circa 1,3 milioni rispetto all’ammontare del mese precedente.