Banche – Partenza in rialzo (+0,6%), in luce Banco Bpm (+1,1%) e Ubi (+1,3%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un rialzo dello 0,6% e in linea all’analogo europeo (+0,5%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,5%). L’attenzione degli investitori continua ad essere concentrata sulle politiche economiche del nuovo Governo, nonché sull’evolversi delle tensioni commerciali internazionali, dopo l’entrata in vigore dei primi dazi reciproci tra Stati Uniti e Cina.

In tale contesto lo spread Btp-Bund scende leggermente in area 236 punti base, supportando il comparto bancario.

Gli acquisti premiano i titoli del listino principale, incluso Banco Bpm (+1,1%), che entro metà settimana dovrebbe ricevere le offerte sui 3,5 miliardi di Npl rimasti da cedere per completare il de-risking già pianificato, senza escludere l’eventualità che le proposte possano riguardare un ammontare superiore di Npl insieme alla piattaforma di gestione.

In evidenza anche UniCredit (+1%), che sta valutando la cessione di alcuni asset non ritenuti più core, e Ubi (+1,3%), che sta accelerando nel de-risking.

Risale Mps (+0,7%), con il Mef che ha dato il semaforo verde alla garanzia pubblica (Gacs) relativa ai titoli senior emessi nell’ambito della maxi cartolarizzazione da 24,1 miliardi di Npl.

Buoni rialzi per Credem (+1,9%), tra le banche italiane più solide e, in misura minore, per Popolare Sondrio (+0,5%), che resta in attesa del primo pronunciamento del Consiglio di Stato sulla riforma delle popolari previsto per questa giovedì. Si interrompe il trend negativo di Creval, che termina sulla parità.

Tra le Small Cap di nuovo in rosso Carige (-2,3%), dopo l’ennesimo ribaltone nella governance con le dimissioni del consigliere Francesca Balzani. Forte recupero di Banco Desio (+3,8%), che recentemente ha completato la cartolarizzazione da 1 miliardo di Npl. Prosegue significativamente la risalita di Banca Finnat (+4,3%), che azzera il rosso accumulato dell’ultimo mese.