Il modello è quello parigino. L’obiettivo garantire gli investimenti per i nuovi treni e migliorare la qualità del servizio. La strada quella di gestire separatamente il trasporto ferroviario regionale. Queste, in sintesi, le ‘punte’ della stella polare indicate dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per ridare dignità al servizio ferroviario regionale.
Trenitalia, ieri, ha confermato di essere d’accordo nel ripartire in maniera differente le quote di Trenord, in modo che a valle dell’operazione, per incentivare gli investimenti e creare una sana competizione, possano operare due diverse imprese ferroviarie: una controllata da FNM e una da Trenitalia.
Per perfezionare questo passaggio si stima un arco temporale che va da oggi a fine anno, perché vuol dire “che la Regione – ha spiegato Fontana – come Ente regolatore deve andare a stipulare due contratti di servizio differenti. E il tutto deve avvenire sotto l’egida dell’Authority per i trasporti.
Sotto il profilo regolatorio, si attua un regime di competizione virtuosa, articolando il servizio regionale in due distinte imprese ferroviarie agenti sul mercato, sul modello parigino della Rete Espressa Regionale. La Regione Lombardia, in linea di massima, gestirà il servizio sulle tratte suburbane.
Per quanto riguarda l’aspetto del servizio, la Regione, come ente regolatore, detterà i parametri per l’età idonea della flotta. Trenitalia dovrà dunque investire in nuovo materiale rotabile per equilibrare l’età media delle due flotte che oggi vede quella regionale attestarsi intorno ai 10 anni, mentre quella dei treni FS è di circa 40. Inoltre, Fnm e Trenitalia consolidano nei propri bilanci il fatturato di competenza.
Il presidente ha già anche descritto i tempi per gestire il passaggio. Entro il 30 di luglio, verrà sottoscritto un accordo quadro per definire dettagliatamente le fasi del percorso.
A seguire, avverrà il cambio immediato di governance di Trenord e quindi con autonomia da parte del nuovo Ad per costruire un nuovo management; il cambio dell’assetto della proprietà Trenord, totalmente controllata da FNM; e la cessione parziale dell’attuale Contratto di Servizio a Trenitalia.
A circa un’ora dalla fine delle negoziazioni, il titolo FNM non arresta la corsa e viaggia sui massimi di giornata a 0,65 euro in rialzo del 12,9% (circa 823mila pezzi scambiati).