Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,5%, al di sopra del corrispondente indice europeo (-1%) ma sottoperformando il Ftse Mib (+0,5%).
Andamento quest’ultimo in una seduta nella quale l’attenzione degli investitori si è focalizzata in particolare sulle parole di Mario Draghi, pronunciate davanti alla Commissione Affari economici e monetari del Parlamento Europeo. Durante questo intervento il numero uno dell’Eurotower ha sottolineato che la Bce lascerà i tassi invariati almeno fino all’estate del 2019.
Sull’obbligazionario il rendimento del decennale italiano si è ridotto leggermente al 2,67%, diminuendo il differenziale con il Bund tedesco a 236 punti base.
Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Snam (+0,2%) la quale ha comunicato che nel periodo compreso tra il 29 giugno e il 6 luglio 2018 ha comprato 3.470.407 azioni proprie al prezzo medio unitario di 3,5833 euro, per un controvalore complessivo di 12.435.656,90 euro. Gli acquisti sono stati effettuati nell’ambito del programma di acquisto, in esecuzione della delibera dell’assemblea degli azionisti dello scorso 24 aprile, il cui avvio è stata comunicato al mercato il 18 giugno.
In flessione dell’1,2% Italgas, il cui Ceo Paolo Gallo ha dichiarato, in un’intervista, che il nuovo piano industriale al 2024 comunicato lo scorso 13 giugno, consente al gruppo di crescere anche senza le gare d’ambito. Gare che presentato una situazione di stallo e quindi un’occasione mancata per l’Italia. Ha poi aggiunto che l’uscita da tale situazione di immobilismo determinerebbe non solo benefici in termini di ulteriori investimenti sul territorio per circa 3,5 miliardi all’anno, ma anche minori costi in bolletta. Infatti, sarebbe possibile un riduzione del 20% circa di alcune componenti dei costi della distribuzione, con questi ultimi che incidono per il 10-12% sulle bollette stesse.
Tra le Mid ha fatto meglio Erg (+0,9%) mentre tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata Edison con un +3,2 per cento.
Scivola in fondo al comparto Biancamano (-3,2%), dopo aver guadagnato venerdì scorso il 13,8 per cento. Performance quest’ultima in scia al comunicato che ha reso noto che il Tribunale di Milano ha omologato l’accordo di ristrutturazione dei debiti ex art.182 – bis L.F, depositato presso il foro milanese lo scorso 11 aprile a seguito della sottoscrizione dell’accordo Banche, della Transazione fiscale e della Transazione previdenziale.