Banche – Realizzi sul settore (-1,5%), arretra Creval (-2,1%)

Il Ftse Italia Banche ha terminato con un ribasso dell’1,5% in linea all’analogo europeo (-1%), frenando anche il Ftse Mib (+0,1%), che riesce comunque mantenersi intorno alla parità. Il focus del mercato resta sulle prossime mosse del neo Governo, con il ministro dell’Economia Giovanni Tria, che da un lato continua a rassicurare sulla volontà di proseguire nella riduzione del debito pubblico e, dall’altra, il ministro per le Politiche Comunitarie, Paolo Savona, che durante un’audizione in Parlamento ha affermato che un’eventuale uscita dell’Italia dall’Euro potrebbe essere decisa da altri e bisognerebbe farsi trovare pronti nel caso.

In tale contesto lo spread Btp-Bund era dapprima risalito in area 240 pb nel corso della sedute (prima di riscendere  in area 235 punti base), rallentando il comparto bancario. Quest’ultimo ha risentito anche di qualche presa di profitto dopo il rialzo della scorsa ottava e il buon avvio di quella in corso. Tuttavia, i dati pubblicati da Bankitalia hanno evidenziato ancora una volta i notevoli progressi sul fronte della riduzione delle sofferenze.

I realizzi colpiscono tutti i titoli del listino principale con ribassi compresi tra lo 0,5% e il 2%, a partire da Banco Bpm, la banca che aveva registrato lo scatto maggiore negli ultimi giorni, passando per UniCredit, Intesa Sanpaolo, la cui controllata Eurizon ha rafforzato la propria presenza in Europa, e Ubi, anch’esse reduci da una serie di sedute molto positive.

Tornano le vendite su Mps (-0,5%), in attesa del primo incontro tra gli esponenti del nuovo esecutivo e i vertici della banca senese.

Prese di beneficio su Credem (-1,5%) e Popolare Sondrio (-1,7%), con quest’ultima che resta in attesa del primo pronunciamento del Consiglio di Stato sulla riforma delle popolari previsto in settimana. Dopo la momentanea interruzione di lunedì, riprendono le vendite su Creval (-2,1%).

Tra le Small Cap si fermano le vendite su Carige (flat) dopo una prima parte di seduta in rosso, nel giorno in cui l’azionista Raffaele Mincione (che detiene il 5,4% del capitale) ha fatto richiesta di convocare l’assemblea degli azionisti a settembre per il rinnovo integrale del board dopo gli ultimi scossoni in senso alla governance. Richiesta oggetto di valutazione nel cda di ieri. Indietrrggia Banco Desio (-0,9%), dopo il buon rialzo della giornata precedente.