Mercati – I nuovi dazi Usa preoccupano Milano (-1,5%) e gli Eurolistini

Apertura in netto calo per le Borse del Vecchio Continente con il Ftse Mib che alle 9.20 cede l’1,5% in area 21.730 punti. In deciso ribasso anche il Dax di Francoforte (-1,3%), il Ftse 100 di Londra (-1,2%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%).

A preoccupare l’Europa gli ultimi sviluppi della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, con questi ultimi che hanno minacciato l’arrivo di ulteriori dazi dopo il periodo di consultazione che finirà il 30 agosto di quest’anno.

Ieri infatti il portavoce del commercio Robert Lighthizer ha minacciato l’introduzione di dazi del 10% su altri 200 miliardi di prodotti di importazione cinese, andando questa volta a colpire anche beni di consumo.

La risposta della Cina non si è fatta attendere definendo l’Amministrazione Trump “totalmente inadatta” e ha detto che il Paese del Dragone sarà obbligato a rispondere.

Le tempistiche lasciano comunque aperto lo spiraglio per le trattative, come auspicato anche dal dal governo di Washington.

Tornando in Europa, nel comparto del reddito fisso, in discesa a 229 punti base lo spread Btp-Bund, con il rendimento del decennale italiano al 2,65 per cento, dopo la risalita di ieri in scia alle parole del Ministro Paolo Savona che aveva dichiarato che ““le autorità di governo devono essere in grado di far fronte a qualsiasi situazione perché altri possono decidere l’uscita dell’Italia dall’euro”.

Sul forex retrocede leggermente l’euro nei confronti del biglietto verde a 1,173 mentre rimane stabile il dollaro/yen a 111.

Fra le materia prime in calo le quotazioni del petrolio con il Wti a 73,8 $/bl (-0,4%) e il Brent a 78,3 $/bl (-0,8%), nonostante i dati API diffusi ieri sera stimino un calo delle scorte Usa di 6,8 milioni di barili nella scorsa settimana. In leggero calo anche l’oro a 1252 dollari l’oncia.

Sull’azionario i timori di una ulteriore escalation della guerra commerciale mandano in rosso tutti i titoli del paniere principale, in particolare ii settore automotive con CNH (-3,4%) fanalino di cosa.

Avvio negativo anche per AZIMUT (-3%) e TENARIS (-3,4%), con quest’ultima penalizzata dal downgrade a “neutral” da parte di Credit Suisse.

Limitano le perdite invece LUXOTTICA (-0,1%) e CAMPARI (-0,3%), migliori del Ftse Mib.